Dal 10 al 16 febbraio ho partecipato insieme a sr. Vivian Bok alla settimana missionaria organizzata dai padri del Pime in preparazione all’invio di Padre Estevão Magro, per la missione in Myanmar, nel sudest asiatico.
Siamo partite da San Paolo sotto una pioggia torrenziale che ha paralizzato la città. Dopo un giorno di viaggio siamo arrivate a destinazione: Espera Feliz, città natale di padre Estevão nello stato di Minas Gerais (sudest del Brasile).
Abbiamo trovato una città devastata dalle forti piogge che hanno colpito lo stato di Minas alla fine di gennaio, causando frane, distruggendo ponti e lasciando moltissime persone senza tetto. Siamo arrivate in un momento veramente difficile! Inizialmente si era pensato di cancellare l’animazione missionaria, ma il vescovo di Caratinga e i padri hanno deciso di continuare per essere in quella situazione un segno di speranza.
Quando siamo arrivate parte della città era senza elettricità (conseguenza dell’alluvione), ma nonostante gli ostacoli e il buio abbiamo ricevuto una accoglienza calorosa nella cappella dedicata a Santa Rosa di Lima, dove ci aspettavano un gruppo di laici missionari che ci hanno accolto con molta allegria e una deliziosa cena a “lume di candela”.
La pioggia non ha permesso di seguire la programmazione prevista, molte delle scuole che avremmo dovuto visitare erano chiuse e così abbiamo dovuto affidarci alla Provvidenza e lasciare da parte i nostri piani.
Siamo andate di casa in casa visitando varie comunità sotto la pioggia e a volte nel fango.
La visita alle famiglie ci ha dato la possibilità di condividere la nostra fede e di portare speranza nel cuore delle persone. Durante le visite mi ha molto colpito la bellezza della natura, gli immensi spazi, le cascate e soprattutto le tantissime piantagioni di caffè, contesto dove si snoda la quotidianità di quasi tutte le persone.
Le famiglie visitate ci hanno accolto come persone inviate da Dio, offrendo il poco che avevano con grande generosità, condividendo le loro sofferenze e vicissitudini familiari e chiedendoci di pregare per loro. Nella loro accoglienza ho percepito la presenza di Dio che mi accoglieva e cosi visitando mi sono anch’io stessa visitata.
Al pomeriggio di solito incontravamo i giovani, mostrando attraverso la nostra allegria e la nostra testimonianza la bellezza della vocazione missionaria. Abbiamo conosciuto molti giovani pieni di entusiasmo, ma con poche prospettive di futuro.
È stata una esperienza di comunione profonda, sia con le persone incontrate, sia con i padri del Pime con i quali si è creata una bella fraternità che mi ha fatto pensare alle nostre origini di comunione fra i nostri fondatori: siamo infatti un’unica famiglia con lo stesso ideale, annunciare e testimoniare Cristo con tutta la nostra vita.
La settimana si è conclusa con la messa di invio di Padre Estevão, domenica 16 febbraio nella cattedrale di San Giovanni Battista di Caratinga. La scelta della cattedrale, sede della diocesi, come luogo dell’invio sta a significare che padre Estevão diventa ponte tra Caratinga e l’altro lato del mondo, espressione del carattere missionario della Chiesa particolare.
È stata una settimana benedetta da Dio, dove ho riconosciuto la presenza del Signore che mi è venuto incontro nella fede semplice e perseverante di questo popolo, nella generosa ospitalità ricevuta, nella fraternità che si è creata, che mi ha fatto sentire parte di una famiglia più grande. È proprio vero che chi lascia tutto per causa di Gesù riceva già ora, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle …
Sr. Maria Garofalo – Provincia Brasile Sud