Sono sr. Marisa Pereira, brasiliana e sono una Missionaria dell’Immacolata, destinata al Bangladesh nell’anno 2010. In questo Paese ho incontrato un popolo semplice e accogliente che mi ha aiutato a dare i primi passi nella terra a cui sono stata inviata.
Ho iniziato a conoscere la realtà locale, ad adattarmi ad un diverso modo di pensare e vedere le varie situazioni. L’imparare la lingua mi ha aiutato molto a interagire con la gente, ad apprezzare e svolgere le attività di evangelizzazione che mi erano affidate. Sono state molte le opportunità che ho incontrato per vivere il mio essere missionaria ed ampliare i miei orizzonti insieme al popolo bengalese. Mi sono dedicata alla formazione dei bambini e dei giovani, ho visitato le famiglie, gli ammalati e gli anziani, infine, mi sono occupata della promozione umana delle categorie più deboli.
Sono stati solo 8 anni di attività missionaria ma sufficienti per amare la terra, la cultura ed il popolo che il Signore mi ha donato. Ultimamente mi hanno richiesto un servizio di animazione dell’Istituto in Italia. Per me non è stato facile accettare ma ho detto il mio SI mettendomi nelle mani di Dio nella certezza che Lui ha i suoi piani che a volte non sappiamo spiegare.
A Roma ho incontrato un piccolo gruppo di bengalesi cattolici che formano una comunità e che da tempo sono seguiti dalle Missionarie dell’Immacolata. Ho cominciato partecipare e, dopo alcuni mesi, mi è stato chiesto di accompagnarli più da vicino. Non ci ho pensato due volte e ho accettato subito, senza esitare, con il desiderio di fare tante cose ma ho capito che l’importante era essere una presenza amica, disponibile e capace di ascoltare ed orientare.
La mia esperienza in missione mi ha aiutato comprendere le loro sfide e le loro gioie e ad affiancarli nel cammino di inserimento nella città di Roma dove vivono da alcuni anni. Papa Francesco nell’Enciclica Fratelli Tutti ci dice: “L’arrivo di persone diverse, che provengono da un contesto vitale e culturale differente, si trasforma in un dono, perché «quelle dei migranti sono anche storie di incontro tra persone e tra culture: per le comunità e le società in cui arrivano sono una opportunità di arricchimento e di sviluppo umano integrale di tutti» (FT 133)
Riconoscere il dono che ciascuno di loro è e possiede ha contribuito ad avviare un processo di integrazione della Cattolica Bengalese nella comunità parrocchiale nella zona in cui la maggioranza di loro abita. Perché le loro ricchezze culturali e religiose siano conosciute e valorizzate abbiamo proposto loro, in accordo con il parroco, di animare alcuni momenti liturgici. La comunità ha accolto positivamente la proposta.
Come comunità bengalese hanno partecipato ed animato con canti e rituali tipici della loro cultura alcune delle celebrazioni eucaristiche durante il periodo natalizio. Il parroco inoltre, ha invitato due membri della comunità bengalese a far parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Piccoli passi nel processo di integrazione nel contesto italiano che offrono una bella testimonianza di fraternità aperta al mondo.
sr. Marisa Pereira da Silva, consigliera generale