Il desiderio ardente della vita missionaria si era tuttavia fissato nella mia mente e mi perseguitava giorno e notte.
M. Igilda
Il desiderio ardente della vita missionaria si era tuttavia fissato nella mia mente e mi perseguitava giorno e notte.
M. Igilda
È meglio soffrire così, è meglio essere lentamente, insensibilmente consumati per questo grande desiderio missionario, che godere una relativa tranquillità, senza questo fuoco che non cessa di ardere mai
La vita è bella perché tutto è una manifestazione della benevolenza di Dio.
Quando il missionario ha compiuto i suoi giri di missione e si ritira nel capoluogo del suo distretto, di quanta pace, di quanto silenzio e tranquillità egli gode! Quanto a lungo trattenersi allora con il Signore che è là nel Tabernacolo della sua chiesetta, che è là principalmente per Lui!
La vita missionaria, per essere feconda di bene, deve modellarsi sulla vita Eucaristica di Gesù nel Santo Tabernacolo.
Gli scavi per le fondamenta degli edifici si riempiono con materiali di costruzione; quelli delle Opere di Dio devono essere riempiti dai quotidiani sacrifici, accettati e compiuti con amore.
Partite con coraggio, non solo, ma con intima gioia, gioia che deve venirvi dalla coscienza di aver scelto la parte migliore, di andare nel nome di Dio, per volere di Dio, con l’autorità che viene da Dio a continuare l’opera divinissima fra le divine della salvezza delle anime.
“Missionaria! Parola misteriosa che ha avuto il magico potere di dileguare ogni incertezza, di risvegliare migliori speranze”.
Dobbiamo davvero aspettare «con la lampada ben fornita d’olio e accesa» perché, forse quando meno ce l’aspettiamo, giungerà il Signor nostro per condurci con Lui a lavorare nella Sua Vigna.
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