Cos’è la pagina FAQ?
Ecco una serie di domande che riceviamo di solito quando parliamo della nostra vocazione. Le risposte sono volutamente sintetiche per dare, in questo spazio accessibile a tutti, informazioni semplici e chiare, che possano dare un’idea o stimolare all’approfondimento.
Per approfondire la nostra vita e la tua vocazione contatta la comunità di Missionarie dell’Immacolata a te più vicina oppure scrivi qui le tue domande: troverai qualcuno con cui confrontarti! Se vuoi fare delle esperienze di condivisione e fraternità con altre ragazze che come te sono interessate guarda le nostre iniziative di animazione per giovani su PimeGiovani
Aspirandato: Primo periodo di discernimento vocazionale per verificare l’autenticità della vocazione e la capacità di rispondervi.
Postulato: Periodo immediatamente precedente al noviziato, che ha lo scopo di portare la giovane a fare liberamente la scelta di seguire il Signore, secondo il nuovo progetto di vita.
Noviziato: Tappa privilegiata della formazione, in cui la giovane comincia a vivere gli impegni della vita di consacrazione missionaria e dei voti, man mano che ne cresce la comprensione e la consapevolezza, per provare più chiaramente la propria idoneità.
Juniorato: È un periodo che comprende i 6-9 anni immediatamente successivi alla Prima Professione Religiosa, che viene effettuata al termine del Noviziato. In questi anni la giovane Missionaria dell’Immacolata approfondisce il proprio processo di maturazione umana, religiosa e apostolica negli impegni di studio e di pastorale, per prepararsi alla Professione Perpetua.
Con la Professione Perpetua la Missionaria dell’immacolata si dona totalmente a Dio per la missione ed è incorporata definitivamente all’Istituto.
I tre voti sono caratteristici della vita di consacrazione ed esprimono insieme l’esigenza di vivere in pienezza il proprio battesimo attraverso una donazione incondizionata al Signore e al Suo Regno.
Povertà: Esprime, su esempio di Cristo che si è fatto povero per noi, la disponibilità della Missionaria dell’Immacolata a compiere il progetto del Padre, rinunciando ad ogni sicurezza umana e abbandonandosi fiduciosamente nella Provvidenza.
Castità: Esprime, su esempio dell’unione d’amore fra Gesù Cristo e il Padre, la scelta preferenziale per Dio, per il quale la Missionaria dell’immacolata sceglie di vivere, mettendo tutto di sé al suo servizio, un amore che si compie nella carità aperta verso tutti, senza distinzione.
Obbedienza: Esprime la scelta di mettersi, su esempio di Cristo, totalmente nelle mani di Dio per partecipare alla sua opera di salvezza e giungere ad una profonda comunione con la sua volontà.
È la sigla del Pontificio Istituto Missioni Estere, nato nel 1850 per riunire sacerdoti che si preparavano per partire in missione e lì offrire tutta la loro vita.
Le Missionarie dell’Immacolata in tutto il mondo, vengono riconosciute anche come Suore del PIME, perché condividono con il PIME la stessa spiritualità missionaria, di vita secondo il Vangelo avendo come priorità l’annuncio, prevalentemente ai non cristiani e fuori dal proprio paese di provenienza.
All’origine dell’Istituto delle Missionarie dell’Immacolata nel 1936 ci sono due padri del PIME, p. Paolo Manna, ispiratore del carisma, e Mons. Lorenzo Maria Balconi, cofondatore insieme alle due fondatrici m. Giuseppina Dones e Giuseppina Rodolfi. Oggi i padri e le suore del PIME, nei diversi continenti, condividono attività di evangelizzazionee di animazione missionaria della Chiesa locale.
Le Missionarie dell’Immacolata sono presenti nei 5 continenti: perl’Europa in Italia e Regno Unito, per l’Asia in India, Bangladesh e Hong Kong – Cina, per l’America in Brasile, per l’Africa in Camerun, Guinea Bissau e Algeria, per l’Oceania in Papua Nuova Guinea.
Ad gentes, ad extra, ad vitam, sono le tre particolarità che definiscono la nostra scelta missionaria: ad gentes, cioè rivolgersi principalmente ai non cristiani, coloro che non hanno ancora sentito parlare di Gesù Cristo; ad extra, cioè vivere la propria vita missionaria al di fuori del proprio paese di origine; ad vitam, cioè non per un periodo, ma per tutta la vita e con tutta la vita.
Sì. Diversamente da altri Istituti, le Missionarie dell’Immacolata sono esclusivamente missionarie, e a tutte le sorelle viene chiesto di passare un periodo in missione al di fuori del proprio paese di origine, che per la maggior parte rappresenta molti anni della loro vita.
Nel consegnare a m. Giuseppina Dones questa frase come motto del nascente Istituto, p. Paolo Manna – PIME, la accompagna con queste parole: “È un programma e una preghiera!”. Rappresenta il dono che unisce tutte le Missionarie dell’Immacolata nel consacrare la propria vita a Dio e alla diffusione del Suo Regno, che “non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,17) per tutti i popoli.
L’Istituto delle Missionarie dell’Immacolata è internazionale; le sue comunità sono, quindi, caratterizzate dalla convivenza di suore di diverse nazionalità: italiane, indiane, bengalesi, cinesi, brasiliane, camerunensi, guineane, papuane.
Si, le Missionarie dell’Immacolata sono accompagnate e aiutate da Laici che condividono con loro il carisma, e dagli Amici delle Missionarie dell’Immacolata che ne sostengono le attività.