Gli “ultimi”, in questo caso gli ospiti delle Case Famiglia della Fu Hong Society di Hong Kong, hanno avuto occasione di essere al centro dell’attenzione e di essere i protagonisti dell’attività che abbiamo organizzato per ringraziare e premiare i volontari che operano nelle Case Famiglie.
“Gli ultimi saranno i primi e i primi saranno ultimi” non solo nel Regno dei cieli!
Domenica 30 aprile, nei locali della parrocchia di S. Giovanni Battista a Hong Kong, i 22 ospiti delle 3 Case Famiglia (Radiance Family Home, Splendor Family Home e Encounter Family Home) sono stati i protagonisti del programma del pomeriggio: hanno giocato con i volontari, si sono esibiti cantando e danzando per la gioia di tutti e hanno consegnato un “Certificate of Appreciation” ai volontari che da maggio dell’anno scorso quando a Hong Kong è finito il lock down, sono andati a trovarli o hanno partecipato alle attività, anche se ridotte dalle strette misure di restrizione dovute al Covid che sono state abolite solo lo scorso marzo.
I membri delle Case Famiglia sono adulti con disabilità mentale a cui si vuole dare un ambiente tranquillo dove poter vivere un’atmosfera “di famiglia”, perché non hanno famigliari che si possano prendere cura di loro.
“Ultimi” in questa società che corre al successo senza valori morali e che vede competizione in ogni ambito della vita, questi amici sono molto contenti quando qualcuno li avvicina e mostra loro affetto, sono molto riconoscenti quando sentono che qualcuno apprezza le loro capacità, quando i volontari li considerano amici con cui poter chiacchierare…
Protagonisti e padroni della scena organizzata per loro: col microfono in mano per cantare le canzoni dei loro idoli, liberi di muovere i loro corpi (solitamente un po’ maldestri) al ritmo delle canzoni pop che amano!
Felici di poter consegnare ai volontari un ricordo fatto da loro, una “Thank you card” con fiori e cuoricini disegnati da loro… Questi volontari premiati per la loro fedeltà e tenacia, sono coloro che nonostante tutte le restrizioni (il certificato di 3 vaccinazioni Covid registrato sul cellulare, il tampone ogni volta che si entra nelle Famiglie…) che hanno dovuto vivere per tutto l’anno scorso, sono venuti a trovarli!
Dare la possibilità a questi amici considerati “ultimi” ma “primi” in semplicità e naturalezza di esprimere il proprio ringraziamento, di vivere da protagonisti per un giorno, di essere considerati per le capacità che hanno, è stata per me una grande soddisfazione!
Trascorrere con loro il mio tempo, organizzare per loro qualche uscita o programmare i piccoli lavoretti che sanno fare è il mio impegno in cui ricevo molto più di ciò che posso dare: anche questa è la “logica” strana del Vangelo che ci chiede di amare i piccoli, gli “scarti” come li chiama papa Francesco!
Sr. Sandra Covini, Hong Kong