Era il 2010 e mi trovavo nella periferia di Waque, in un villaggio di Mansoa. Mi recavo là due volte alla settimana per svolgere il programma di Evangelizzazione e alfabetizzazione. Le condizioni in cui ci trovavamo per portare avanti le attività o, meglio, in generale la missione, erano molto povere e semplici dato che la Guinea era ed è tuttora un paese al limite della povertà.
L’alfabetizzazione per noi è un cammino per l’Evangelizzazione, perciò, diamo tempo ed energie all’educazione, soprattutto alle donne che sono il motore dello sviluppo in tutto il contesto Africano.
La novità in queste foto, ricordo benissimo, era la partecipazione alle lezioni di uomini e donne insieme nella stessa aula, che era a cielo aperto. Questo faceva sì che la gente rimanesse ammirata, a quei tempi era impensabile che donne e uomini stessero insieme per questioni culturali.
Oggi mi sembra incredibile che, nonostante la Guinea rimanga al 177 posto su 191 paesi in via di sviluppo, con il 70% della popolazione considerata alla soglia di povertà e il 20% al di sotto (secondo i dati dell’Unicef), siano stati compiuti progressi significativi. Spero e prego che possa migliorare ulteriormente per garantire condizioni di vita più dignitose, con l’aiuto delle Missionarie dell’Immacolata più giovani alle quali mi sto preparando a passare il testimone e la fiaccola della Missione.