A Kalchini, tra le piantagioni del tè, vive una comunità cristiana molto attiva. Annuncia il Vangelo nel quotidiano con gesti di carità e di amore per tutti.
Ho avuto la gioia e la grazia di visitare la nostra missione di Hamiltonganj – Kalchini, nello stato del West Bengal, in India. La popolazione della zona vive del proprio duro lavoro nelle piantagioni del tè. In particolare le donne trascorrono tutta la giornata muovendosi lentamente tra cespugli verdi: ne staccano con gesti rapidissimi le foglioline deponendole in grandi sacchi di tela portati sulle spalle. Nella missione di Hamiltonganj le nostre suore condividono la vita di questa gente semplice, a servizio dei bambini presenti nell’ostello, dei giovani che frequentano una scuola di formazione al lavoro e dei cristiani della parrocchia.
Nella comunità cristiana, un gruppo di persone ha iniziato ad incontrarsi dopo il lavoro per pregare e per accompagnare le suore nella missione di visita alle famiglie e in particolare agli ammalati. Osservando l’impegno e i sacrifici di questa gente povera, le suore hanno proposto loro di fondare un gruppo di Laici missionari, per condividere il carisma del nostro Istituto nell’evangelizzazione attraverso la testimonianza della vita. Nel West Bengal, la maggioranza della popolazione appartiene ad altre religioni e in particolare alla religione indù. Non è permesso fare apertamente opera di evangelizzazione, ma è possibile vivere la carità e l’amore per tutti come segno del Vangelo. E così, con tanta fede ed entusiasmo, le suore hanno offerto a queste persone una formazione missionaria, trasmettendo loro la passione per l’annuncio del Regno di Dio a partire dalle situazioni della giornata e dalla vita semplice di ogni giorno. Con grande creatività ciascuno ha trovato il proprio modo di essere attivo nella missione: alcuni si sono dedicati alla preparazione dei bambini alla prima comunione, altri alla preparazione delle coppie al matrimonio; c’è chi ha preso a cuore persone dipendenti dall’alcol, incoraggiandole a pregare con loro e ottenendo veri miracoli di liberazioni dalle dipendenze.
Il gruppo visita cattolici e non cattolici, invitando tutti alla preghiera. Le donne che lavorano nei giardini del tè recitano preghiere e cantano melodie durante il lavoro e ciò suscita domande e curiosità su chi sia Gesù e su cosa ci sia scritto nel Vangelo. Alcune hanno trovato il modo di raccontare storie bibliche durante il lavoro manuale. Come una vera comunità cristiana, da poveri aiutano altri poveri con i loro guadagni e sono particolarmente vicini agli ammalati di cancro. Inseriti pienamente nel loro ambiente, partecipano agli eventi sociali importanti, offrendo la loro collaborazione.
In questa gente semplice, l’accoglienza del Vangelo ha generato la consapevolezza di essere missionari con la vita e non solo con le parole. La storia di Alma ne è esempio e apre la strada anche alla nostra perseveranza: mi viene incontro nella cappella del villaggio, durante un momento di festa; ha in braccio una bellissima bambina, la cui mamma, nubile, voleva abortire per la difficoltà ad accogliere un figlio. Alma l’ha convinta a desistere dal suo proposito e le ha assicurato che se ne sarebbe occupata lei. La bimba è nata e Alma l’ha adottata assieme alla sua giovane mamma che ora sta studiando sostenuta dalla sua nuova famiglia.
Ho visto e do testimonianza che la parola del Vangelo corre tra i cespugli dei giardini del tè di Hamiltonganj… come in tante parti del mondo “fruttifica e si sviluppa” (Col 1,6), grazie a chi l’accoglie e la fa entrare nella vita quotidiana.
Sr. Marilena Boracchi – Direzione generale