“Ecco, faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa” (Isaia 43,19)
… Ecco che inizia “una cosa nuova” per la Provincia Italia. Una cosa desiderata da molte, incomprensibile per altre, eppure germogliata in modo inaspettato, a poco a poco ha preso piede ed è divenuta realtà. Il 29 novembre scorso, sr. Antonia Dal Mas ed io siamo partite da Milano e abbiamo attraversato quasi tutta l’Italia, passando per Roma, Pozzuoli e poi ancora più giù fino in Calabria, a Rossano Calabro. Chiamate ed accolte dall’arcivescovo, mons. Giuseppe Satriano, abbiamo dato inizio ad una nuova presenza MdI.
Per fare cosa?
La richiesta dell’arcivescovo verte su tre punti:
- educare ad una sensibilità missionaria le comunità parrocchiali della Diocesi;
- lavorare in sinergia con il Centro Missionario Diocesano, facendone parte per far maturare nei vari settori della pastorale diocesana un’autentica sensibilità missionaria ad intra e ad extra;
- realizzare un centro-laboratorio di spiritualità laicale aperta ai temi della pace e della mondialità.
Fin da subito, il progetto è sembrato un dono dall’alto, una risposta alla domanda insistente:
“Come essere missionarie davvero anche qui in Italia? Come collaborare con la Chiesa Italiana mettendo a disposizione il nostro bel carisma, le nostre ricche esperienze missionarie?”.
Dopo un discernimento di quasi due anni e la ricerca di sorelle disponibili… Eccoci qui, finalmente in Calabria!
Il 30 novembre, durante la S. Messa in cattedrale per l’apertura ufficiale della Visita Pastorale, siamo state invitate a portare l’icona della Trasfigurazione. Questa immagine, insieme ad una preghiera e ad una bella lampada fatta con l’argilla rossa di Rossano e con i simboli del Codex, accompagneranno il cammino delle comunità parrocchiali verso la visita pastorale dal tema: “La vostra Gioia sia piena”.
Appena arrivate abbiamo iniziato a conoscere la realtà che ci circonda, cominciando dal conventino francescano di S. Maria delle Grazie che ci è stato assegnato come dimora, una costruzione che risale al 1500, ma che ha subito varie opere di rifacimento e ha ospitato vari tipi di comunità.
Domenica, 15 dicembre, abbiamo inaugurato ufficialmente la nostra presenza nell’Arcidiocesi di Rossano Cariati, con la presenza anche di sr. Maria Antonia, responsabile provinciale.
L’Arcivescovo, Mons. Giuseppe Satriano, insieme a don Piero Frizzarin (cappellano del convento) ha celebrato la S. Messa, durante la quale ha chiesto a sr. Maria Antonia di spiegare il carisma della nostra famiglia missionaria e a noi due di presentarci alla comunità riunita per l’occasione. Poi, prima della preghiera finale, ha invitato tutti a benedirci e a pregare per noi, con il gesto dell’imposizione delle mani. Dopo la celebrazione, abbiamo continuato la festa nel salone dei gruppi gustando dei dolci e cibi locali, in un clima di condivisione semplice e fraterna.
Calabria: regione incastonata tra le montagne e il mare, terra ricca di storia, arte e cultura millenaria, di bellissimi paesaggi e scorci naturali, di persone accoglienti e generose.
Stiamo muovendo i primi passi, imparando parole nuove, tradizioni e costumi differenti, scoprendo la bellezza della nostra vocazione… anche in terra italiana.
Il 26 dicembre 2019, abbiamo partecipato alla S. Messa in Cattedrale. È un giorno importante per la Chiesa Rossanese, si ricordano infatti degli eventi avvenuti nel 1741 riguardanti l’immagine della Madonna Achiropita (= non dipinta da mano umana), qui venerata.
Dopo la celebrazione eucaristica, usciamo in processione fino alla contrada S. Stefano e ritorno in cattedrale con l’immagine imponente della Madonna Achiropita, con banda musicale e gli stendardi dei due Comuni, tra scorci bellissimi sul mare e su Rossano.
Il 27 dicembre, con don Pino Straface iniziamo a conoscere la contrada di Colagnati, un piccolo fiume che scorre tra le colline di Rossano. Visitiamo la cappellina S. Francesco e la famiglia di Onofrio e Antonella, con Michela e Maria, che ci offrono un caffè e un crustolo (dolce tipico). Arrivano anche Valeria e Angela, due vicine e, di colpo, mi sembra di essere tornata in Amazzonia, quando visitavamo le “comunità della strada”, case sparse qua e là, tanti alberi, il fiume o igarapè sempre presente… Anche là, la gente si riuniva, appena sentiva il rumore dell’auto del padre…
Don Pino ci porta poi alla contrada Piano Russo per fare visita a Chiarina, una simpatica signora anziana, vedova che ci offre mandarini e poi ci dona una cassetta di prodotti preparati da lei con vino, olio, verdure in conserva. La generosità della gente è davvero grande!
Ecco… un piccolo assaggio di questa “cosa nuova” che il Signore sta facendo con noi…È Lui che apre la strada, che fa sgorgare sorgenti di vita nuova … e questa missione mi piace ancora di più!
Sr. Agnese Roveda, Provincia Italia