sr. Lorenza Calcagni

La Cinna dottor, “piccolo dottore” in lingua telugu, così la chiamavano nello stato dell’Andra Pradesh, a sud est dell’India. Sr. Lorenza Calcagni, Missionaria dell’Immacolata di origine premanese, ha speso 53 anni della sua vita in terra indiana. È deceduta il 13 febbraio scorso al Nirmala Hospital di Jangareddigudem.

Sr. Lorenza Calcagni in IndiaNel 1966 ha fatto la prima professione tra le Missionarie dell’Immacolata e dopo la formazione nell’ambito infermieristico con specializzazione in lebbra e lo studio della lingua, nel 1970 raggiunge l’India. Realizza nel 2005 una casa famiglia, annessa all’ospedale di Vegavaram, per accogliere orfani e figli sieropositivi dei pazienti già ricoverati nell’ospedale.

Sr. Lorenza ha lavorato in diversi centri dedicandosi ogni giorno alle piaghe più diffuse ed evidenti del Paese: lebbra, malnutrizione, malaria, povertà, analfabetismo, senza dimenticare però la più insidiosa e violenta: la discriminazione femminile.

Come tante missionarie che operano nel Paese, si scontrava ogni giorni con il fenomeno delle missing girls, cioè le bambine ‘mancanti’ o ‘sparite’: “Ho accompagnato durante la gravidanza una giovane. Dopo aver partorito una bella bambina, con immenso dolore l’ha uccisa. Alla mia richiesta di spiegazioni, questa mamma mi ha detto: “Suor Lorenza, non volevo che la mia bimba soffrisse come ho sofferto e sto soffrendo io ogni giorno della mia vita” (Mondo e Missione). “La nascita di una bimba può trasformarsi in una vera tragedia per molte famiglie indiane: la frase “è una femmina”, pronunciata dall’ostetrica, può ancora suonare come una sentenza di morte.

Suor Lorenza ha vissuto lo spirito missionario del Beato Paolo Manna, anima di fuoco che ha dedicato ogni attimo della sua vita per l’ideale missionario in missione, nel Myanmar e in patria, in Italia. Come lui, sr. Lorenza ha dedicato tutta la sua vita e la sua passione missionaria al popolo indiano. I suoi valori di dedizione, laboriosità, lealtà e amore, cura per i malati, apertura, perdono, coraggio, il suo spirito di preghiera e di inculturazione, la sua perseveranza, sono con noi per fonte di ispirazione e testimonianza autentica di fede in Gesù Apostolo del Padre.

Sr. Emanuela Nardin

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