Ho scoperto la mia vocazione dopo aver finito la Scuola Superiore. C’era una chiamata dentro di me, un’urgenza che mi chiedeva di essere missionaria. Le parole della scrittura che più riecheggiavano nel mio cuore erano queste:

“Ti ho chiamato per nome, tu mi appartieni…” “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!

Queste parole del profeta Isaia e di Gesù nel Vangelo di Matteo sono state la stella che mia ha guidato nella ricerca del significato della mia vita. Non c’è stato niente di straordinario, Dio – che è l’autore della vita e di ogni tipo di vita – mi ha condotto alla vita religiosa, passo per passo, svelando davanti a me un lungo cammino. La chiamata del Signore per me è arrivata in primo luogo all’interno della mia vita in famiglia. Noi siamo una famiglia ordinaria e Dio ha benedetto i miei genitori con 11 figli, tra i quali solo un maschio, il più giovane di tutti, mentre io sono la primogenita. Siamo una famiglia cattolica molto praticante e il Signore è stato generoso nel chiamare al suo servizio tre di noi in diversi Istituti Religiosi, chiamate alle quali anche i miei genitori hanno risposto con cuore generoso.

I miei genitori ci hanno dato l’educazione migliore e ci hanno cresciuto in un vero spirito cattolico. Ogni domenica sera siamo soliti radunarci per la preghiera insieme in famiglia, che è un momento molto importante per noi. Mio padre ci istruisce e ci corregge prima di iniziare la preghiera e insegna a ciascuno di noi a guidare a turno la preghiera in famiglia. Anche ora, ogni domenica sera sento l’effetto della preghiera dei membri della mia famiglia che sostengono noi tre che abbiamo intrapreso la vita religiosa. Questa esperienza nella vita famigliare ha avuto la parte del leone nell’intraprendere la mia vocazione.

La storia della mia vocazione si può tratteggiare in tre passaggi:

Rivelazione: ho frequentato la scuola primaria in un Istituto tenuto dai Gesuiti, stando nell’ostello, dove insegnavano anche le Missionarie dell’Immacolata. Il desiderio di diventare una suora all’inizio era un segreto, che non avevo condiviso con nessuno. Anche se il seme della vocazione missionaria era già seminato nel mio cuore, io non l’avevo riconosciuto. Le MdI erano missionarie zelanti, animate da un grande spirito di sacrificio. Ogni sera andavano a visitare le famiglie e di domenica raggiungevano altri villaggi, andando oltre le colline su strade difficili, camminando per due o tre ore. Come studente, io e altri miei amici ci univamo a loro in questi visite ai villaggi. Non essendo native del posto, le suore non sapevano la lingua locale per comunicare con la gente, ma possedevano il linguaggio dell’amore, che rompe qualsiasi barriera, e la gente le accoglieva con gioia. Spesso noi più giovani facevamo da interpreti. Cosa mi ha impressionato di più nelle MdI? Il loro stile di vita semplice e il loro legame e interesse genuino per tutti coloro a cui sono state mandate. Anche un sacerdote gesuita in particolare ha avuto una parte nella mia vocazione: con la sua semplicità e il suo approccio alle persone pratico e concreto, ha messo le basi della mia avventura spirituale. Era il mio consigliere e poi è diventato il mio direttore spirituale.

Ho continuato i miei studi superiori con le Suore Salesiane. Spesso i nostri pensieri più intimi e le nostre aspirazioni sembrano influenzare il nostro stile di vita e possono essere capiti dalle persone che ci sono vicine. Questo è quello che è accaduto a me. Le suore che erano le mie insegnanti sembravano intuire che il Signore mi stava chiamando, ma io rimanevo fredda ai loro commenti e suggerimenti, come se non avessero niente a che fare con me. Nello stesso tempo nel profondo del mio cuore , mi sentivo confermata alla vita religiosa e sentivo gratitudine e pace.

Se le sorelle potevano capire che io ero chiamata alla vita religiosa, era Dio che in questo modo voleva chiarificarmi gradualmente cosa voleva da me per il futuro? Si, più tardi è diventato chiaro per me che i commenti di coloro che mi conoscevano e che sapevano leggere i miei pensieri più segreti, in realtà mi rivelavano la chiamata eterna di Dio per me.

Le persone vicine a me mi aiutavano a leggere i segni della chiamata di Dio per me alla vita religiosa. Ho rivelato i miei pensieri al mio direttore spirituale che mi ha consigliato di seguire il mio sogno di diventare una suora. Ma mi trovavo di fronte a una grande domanda: Dove? Quale Congregazione? Tre Istituti trovavo davanti a me: Le Salesiane, le Missionarie della Carità e le Missionarie dell’Immacolata. Mentre stavo facendo discernimento sentivo un forte trasporto e desiderio di entrare nelle Missionarie dell’Immacolata e l’esperienza che avevo fatto con loro tempo prima mi tornava davanti agli occhi. Ero sempre più attratta dal loro spirito missionario e dalla loro semplicità di vita.

Rivoluzione: Quando è arrivato il tempo di dire arrivederci alla mia famiglia, ai miei parenti e ai miei amici, non è stato facile per me. Ero preoccupata di dire a mio padre del mio sogno. Quando gliel’ho detto, è rimasto scioccato, come se non si sarebbe mai aspettato di vedermi suora un giorno. Mia madre diceva che non sarei mai sopravvissuta in convento. Ma finalmente, i miei genitori hanno accettato di lasciarmi entrare fra le Missionarie dell’Immacolata. Poi, dovevo scontrarmi con le resistenze dentro di me. Molte domande mi tormentavano: come lasciare la vita moderna e sociale e abbandonarmi completamente al Signore? C’erano paure e dubbi che cominciavano a farsi strada nel mio cuore: “Sarò capace di impegnare la mia vita per il Signore? E’ questa davvero la vita che voglio scegliere?”. Era una vera e propria lotta per decidere e dire il mio SI a Dio. Dio ha avuto molta pazienza con me.

Risoluzione: Dopo aver passato attraverso le fasi della rivelazione e della rivoluzione, finalmente con l’aiuto di Dio sono stata illuminata definitivamente sulla mia vocazione: essere un tesoro in casi di creta, come dice s. Paolo e devo permettere a Dio di modellarmi con la Sua mano. Ho preso la decisione finale e sono entrata nelle Missionarie dell’Immacolata, cominciando così i diversi passaggi del percorso formativo, fino ad appartenere definitivamente al Signore.

Ogni giorno è una chiamata a rinnovare il SI che ho detto per tutta la vita, e la sua promessa di eternità: “Io sono con voi tutti i giorni” è la mia fonte di forza, di ispirazione e di gioia nella vita di sequela di ogni giorno.

sr. Carmela Pamei – Hong-Kong – China

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