accoglienza del Papa in Bangladesh

La visita di Papa Francesco in Bangladesh è stata un grande dono per tutti, un motivo di gioia, di emozione e di stupore.

Tanti sono stati gli appuntamenti e tutti vissuti con intensità ed entusiasmo: l’arrivo nel nostro paese con il saluto del Presidente Abdul Hamid; l’omaggio del Papa a questa nazione tramite la visita al Monumento Nazionale dei Martiri e al Memorial Museum in onore del Padre della Patria Sheikh Mujibur Rahman; gli appuntamenti con le Autorità, la Società civile, il Corpo Diplomatico; la visita del Primo Ministro Sheikh Hasina; gli incontri con Vescovi, Sacerdoti e religiosi; breve ma significativa è stata la visita privata alla Casa Madre Teresa di Tejgaon.

Certamente tre sono stati i momenti piì coinvolgenti:

La Messa

Erano circa 100 mila i fedeli presenti venerdì mattina. Per molti arrivare a Dhaka è stato un vero e proprio pellegrinaggio. P. Almir (Pime) con alcuni ragazzi è venuto in bicicletta da Moeshpur, diocesi di Dinajpur, fino a Dhaka. Il loro viaggio di 450Km è durato 7 giorni durante i quali hanno visitato 10 missioni.

“Ringrazio tutti voi che siete venuti per partecipare a questa grande festa di Dio” ha detto il Papa “so che qualcuno ha affrontato un lungo viaggio, anche più di due giorni. Grazie per la vostra generosità!”

Infatti con generosità e pazienza i bengalesi hanno affrontato questa lunga giornata, partecipando e pregando con il Santo Padre. L’Eucaristia è stato il momento più alto di questa visita in cui i cristiani hanno potuto esprimere tutta la loro gioia e sentirsi veramente parte di un un’unica Chiesa.


Incontro Interreligioso ed Ecumenico per la Pace

Circa 5 mila tra musulmani, cristiani, Indù, Buddisti e appartenenti ad altre religioni si sono ritrovati per condividere e pregare insieme. Il Papa ha invitato tutti i credenti a cooperare per la Pace. Al termine ha incontrato un gruppo di Rohingya: momento molto emozionante in cui il Santo Padre ha chiesto scusa a questo popolo per l’indifferenza del mondo nei loro confronti.

L’incontro con i giovani

È stato l’ultimo di tutti gli appuntamenti; come in Myanmar anche qui Papa Francesco ha voluto terminare con i giovani, parte numerosa della popolazione e futuro di questo paese. A loro ha chiesto di non girovagare senza meta, ma di viaggiare nella vita  con la saggezza della fede.

La visita del Papa è stata occasione per sentirsi sostenuti e confermati nella fede. Per i bengalesi in generale è stato un modo per esprimere ciò che meglio sanno fare: accogliere! In Bangladesh ci sono tante diversità, di religione, di cultura, di etnia, ma tutte convivono in pace e armonia proprio perché qui regna una grande volontà di fare spazio. L’ultimo esempio è la situazione del popolo Rohingya.

Ringraziando il Signore per questi giorni di grazia chiediamo che la gioia di aver partecipato a questa grande festa di Dio possa rimanere a lungo nei nostri cuori e sostenerci nel nostro vivere.

Le MdI del Bangladesh

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