Prendersi cura di ogni giovane, nessuno escluso! Un invito che Edimar, il centro per i ragazzi di strada fondato da p. Maurizio Bezzi PIME a Yaoundé, ha colto a fondo con una passione che dura ormai da anni e che da breve tempo ha catturato anche me. Sorpassata la soglia di Edimar, la missione diventa racconto di un mistero che si chiama vita sempre e comunque. Ed è così che vengo presa per mano da Vincent che, un giorno senza troppi preamboli, decide di farmi entrare nella sua storia. Ancora piccolo, per un motivo futile, è accusato di “stregoneria”; in lui la sua famiglia trova le ragioni di tutto l’insuccesso accumulato, a lui è attribuita la causa di ogni malessere e per questo non può prendere parte della condivisione normale di una casa; per lui c’è solo vergogna, esclusione, punizioni inimmaginabili e il peregrinare frenetico da un “marabù” all’altro, fino alla decisione di entrare nel mondo della strada, lontano dalla sua famiglia.
Vincent sa, nonostante tutto, che la sua identità è ben altro da quell’essere considerato “stregone-portatore di male”, troppi infatti sono i desideri e i sogni che lo abitano, ma dal sapere e farne esperienza c’è una strada che dura anni, c’è una strada che abita con altri esclusi, c’è una strada che diventa opportunità di incontro e di amore a Edimar dove Vincent scopre, lontano da ogni talent show, di avere dentro di lui veramente qualcosa di magico: la musica! Attraverso l’arte può esprimere le sue paure, la sua rabbia, i suoi bisogni e a sorpresa di tutti lo fa come un professionista. Ora il suo traguardo interiore è la parola PERDONO, insieme, nell’accompagnamento, la stiamo cercando, non sappiamo quanta strada ci sarà richiesta, ma entrambi abbiamo compreso che sarà il suo nome nuovo, colui che porta il “bene”.
Sr. Daniela Migotto – Camerun