La nostra Responsabile generale nella lettera di Natale invita tutti a rinnovare la fede e a coltivare la speranza, soprattutto oggi, nel nostro mondo avvolto dalle tenebre della guerra, della violenza, della mancanza di diritti umani, della precarietà, dell’immigrazione forzata… La speranza cristiana, che nasce con la venuta di Gesù, ci invita a guardare al futuro con fiducia e a sostenere chi è in difficoltà, portando luce e conforto nelle vite di chi ne ha più bisogno. Che il Giubileo della Speranza sia un momento di profondo rinnovamento spirituale e di impegno concreto verso il prossimo. Sr. Martha Appa e sr. Meggie Gamu hanno attraversato la porta santa insieme al Santo Padre durante la celebrazione di apertura del Giubileo, nella notte di Natale.


Venga il tuo Regno!

Santo Natale 2024

Carissime Sorelle,
la S. Messa della Notte con il rito di apertura della Porta Santa, uno dei più suggestivi della tradizione cristiana, ci introduce nell’Anno Giubilare: il “Giubileo della speranza. In questi tempi difficili sentiamo tutti, disperatamente, il bisogno di sperare. Viviamo in tensione verso un futuro di salvezza; speriamo che si realizzerà, coltivando la pazienza e la perseveranza dell’attesa.
Chi vive la tragedia della guerra spera che essa abbia fine; chi è triste spera che la vita ritrovi il senso del bello e del buono; chi è privo della libertà spera di poter tornare a godere dei suoi diritti. Spera chi si trova in situazioni precarie e di disagio per la mancanza di una casa o di un lavoro; sperano i migranti che abbandonano le loro terre alla ricerca di una vita migliore; gli ammalati e gli anziani sperano che qualcuno allevi le loro sofferenze attraverso una visita. Hanno bisogno di sperare in particolare i giovani che vedono spesso crollare i loro sogni. Come ci ha ricordato più volte papa Francesco, “Non possiamo deluderli: sul loro entusiasmo si fonda l’avvenire”. Se questo vale per tutti i giovani del mondo, il mio pensiero va anche alle nostre giovani. Anche loro sperano, sta a noi ascoltare e interpretare le loro speranze!
La speranza cristiana abbraccia tutte le speranze del mondo, ma è anche molto di più: è di un’altra natura perché viene da Dio, dall’alto, dall’Amore. La Speranza nasce il giorno di Natale ed entra nel mondo, “Mentre il silenzio avvolgeva ogni cosa e la notte era a metà del suo corso, la tua Parola onnipotente, o Signore, venne dal tuo trono regale” (Sap 18,14), e risplende nel Cuore di Gesù trafitto sulla croce. La speranza è una persona: Gesù, compimento di tutte le attese del cuore umano: “Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce” (Isaia 9,1). È la luce del Figlio fatto Uomo, Gesù, che entra nella storia, depone l’onnipotenza sulla soglia e giunge a noi nell’umiltà: “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv1,14). Ecco il luogo dove Gesù nasce: l’umanità. Verso questa umanità anche noi andiamo come pellegrine di speranza.
Il Giubileo, originariamente proposto come occasione nella quale ristabilire il corretto rapporto nei confronti di Dio, tra le persone e con la creazione, comportava la remissione dei debiti, la restituzione dei terreni alienati e il riposo della terra.
Affinché il nostro Giubileo abbia un impatto concreto e significativo nella nostra vita e in quella dei nostri fratelli e sorelle, invito tutte, il consiglio generale, le responsabili provinciali e di delegazione, tutte le comunità e le case di formazione, a decidere passi coraggiosi e interventi significativi perché ogni lingua, popolo e nazione trovino nel Bambino Gesù la luce vera che illumina ogni uomo, perché le voci dei poveri siano ascoltate e anche attraverso di noi la speranza arrivi a tutti quelli che la cercano.
La notte di Natale insieme a papa Francesco attraversano la Porta Santa alcuni rappresentanti dei diversi Paesi. Con loro, a rappresentare l’Oceania, anche due nostre sorelle papuane, studenti a Roma, sr. Martha Appa e sr. Meggie Gamu. A loro abbiamo dato il mandato attraversare la Porta Santa portando tutte noi, Missionarie dell’Immacolata.
Il Giubileo 2025 sarà una bella occasione anche per celebrare il centenario del pellegrinaggio a Roma di Giuseppina Rodolfi, in occasione dell’Anno Santo, momento cruciale della sua scelta
vocazionale.
Possano essere questi Giubilei momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù e di rinnovamento della nostra scelta di vita.
A tutte voi e ai vostri cari gli auguri più sinceri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Sr. Antonella Tovaglieri
Responsabile generale

Portoghese Francese

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