VITE INTRECCIATE è lo slogan scelto per la 29º Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri che celebreremo il 24 Marzo. Un anniversario che lega il 24 marzo di ogni anno al 24 marzo 1980, giorno del martirio di mons. Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, ucciso per il suo impegno a favore della vita del suo popolo proprio mentre celebrava l’Eucaristia.
Secondo l’Agenzia Fides, nel 2020 sono stati uccisi nel mondo 20 missionari: 8 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 2 seminaristi, 6 laici. L’elenco non comprende solo i missionari in senso stretto, ma cerca di registrare tutti gli operatori pastorali morti in modo violento. Per saperne di più vedi il rapporto completo.
Uniamo nella nostra preghiera, ai martiri cattolici della lista, i volti di tanti uomini e donne che con cuore buono e generoso hanno amato la vita e si sono adoperati per gli altri, lasciandoci ispirare dal testamento di p. Christian de Chergé (uno dei 7 monaci trappisti sequestrati e poi uccisi in Algeria nel 1996, di cui Papa Francesco ha appena ufficializzato la prossima beatificazione):
Se mi capitasse un giorno di essere vittima del terrorismo … vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia, si ricordassero che la mia vita era “donata” a Dio e a questo paese. Che essi accettassero che l’unico Signore di ogni vita non potrebbe essere estraneo a questa dipartita brutale. Che pregassero per me: come essere trovato degno di una tale offerta? Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violente, lasciate nell’indifferenza dell’anonimato.
Ricordiamo allora, in questo 24 marzo, anche i cristiani delle diverse Chiese che soffrono tra le macerie del Medio Oriente e a causa dei fondamentalismi religiosi in Asia e in Africa; ricordiamo tutti gli uomini e le donne che soffrono per dare voce agli ultimi.
Preghiamo per loro e con loro per avere la forza di continuare il cammino del Regno sui loro stessi passi. MATERIALE PER L’ANIMAZIONE DELLA GIORNATA DEI MISSIONARI MARTIRI 2021