Aide les familles de Hammam Lif

Noi Missionarie dell’Immacolata siamo in Tunisia da poco più di due anni, ad Hammam Lif, una cittadina di 40.000 abitanti alla periferia di Tunisi, circa 20 km a sud della capitale.
Le condizioni di vita della gente, a parte qualche famiglia benestante, sono molto discrete e molti vivono alla giornata con piccoli lavori saltuari e molti altri sono senza lavoro.
Nel nostro cammino di inserimento in questa realtà, visitiamo le famiglie e gli anziani dei quartieri attorno a noi, ma cerchiamo di spingerci anche in periferia nei luoghi più popolari con uno scopo ben preciso: conoscere le situazioni e i bisogni dei più poveri e impegnarci a rispondere alle necessità più urgenti.
Una di noi è impegnata a tempo pieno nell’attività sociale della Caritas diocesana che attende i molti migranti arrivati in Tunisia, soprattutto giovani donne sole con bambini piccoli.

Descrizione


Problematiche individuate

Nelle nostre visite abbiamo individuato un vecchio grande castello costruito al tempo della dominazione dei turchi in Tunisia e ora in rovina, in cui hanno trovato rifugio più di 80 famiglie provenienti da diversi luoghi della Tunisia e in cerca di lavoro qui, occupando tutti gli spazi possibili, non importa in quali condizioni.

Siamo entrate accompagnate da una persona conosciuta e da una donna che abita in quel luogo. Sappiamo che diverse di queste famiglie vivono con il poco guadagno della vendita di materiali di plastica raccolti tra i rifiuti e altre con semplici lavori saltuari di mano d’opera che trovano nella zona. Inoltre il comune di Hammam Lif ha dato l’ordine di sfratto, entro il 27.12.2020, a tutti quanti abitano nel fatiscente Castello.

Ci ha colpite il grande numero di bambini e ragazzi che non vanno a scuola per mancanza di mezzi economici e che rischiano di restare sulla strada e intraprendere la via della delinquenza e della droga che già circola in quel luogo. Vi abbiamo trovato anche diverse persone anziane e sole, con seri problemi di salute e senza la possibilità di accedere al sistema sanitario pubblico per mancanza di documenti e di soldi.

Ci sono persone adulte, soprattutto donne, che non sanno leggere e scrivere e parlano solo il dialetto tunisino che hanno imparato fin da piccole. Sarebbero pronte e contente di impegnarsi in un percorso di alfabetizzazione in lingua francese, che è la lingua ufficiale del Paese. Per loro un passo di emancipazione e di speranza per il futuro.

Strategia dell’intervento

Stiamo studiando con la Caritas diocesana le modalità per poter rispondere ad alcune delle necessità più urgenti di queste famiglie. Ciò che ci sta più a cuore è la formazione scolastica per i bambini/e e ragazzi/e e l’alfabetizzazione degli adulti che lo vorranno.
Vediamo inoltre la necessità di intervenire, entro breve tempo, in diverse situazioni di persone e famiglie in grandi difficoltà economiche, sia in quel vecchio “castello” che nei quartieri di periferia più vicini a noi. Ad esempio l’acquisto da parte nostra dei medicinali per gli ammalati e un contributo per il pagamento di eventuali visite e cure mediche, il pagamento delle tasse scolastiche ed del materiale scolastico, per le famiglie che accetteranno di mandare a scuola i loro bambini (scuola elementari e scuola materna).

Preventivo finanziario


Per tutto questo abbiamo valutato, per l’anno 2021, la necessità di avere a disposizione una cifra di almeno Euro 5.000,00.

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