Il meglio di te!
Queste parole concludono una delle più famose poesie di Santa Teresa di Calcutta, parole a cui si ispira il lavoro portato avanti dalla Caritas Diocesana di Rossano Cariati da alcuni anni, in diversi ambiti e secondo svariate modalità.
Un lavoro che è stato per noi, Missionarie dell’Immacolata, uno dei primi spazi di apostolato, appena giunte a Rossano, circa sei anni fa. Cominciammo quasi per gioco dando lezioni di italiano agli stranieri; tuttavia, quel paio d’ore di lezioni di italiano alla settimana sono servite a lanciarci in una avventura che oggi, si è andata costituendo in un ventaglio di offerte e di proposte.
Dire Caritas a Rossano, può voler dire “Mensa Quotidiana”: viene servito quotidianamente, un pasto caldo per chi non ha altra possibilità di garantirsi una refezione o per i migranti che, rientrando, nel pomeriggio, dopo il duro lavoro nelle serre o nei campi, siedono a mensa per un piatto in compagnia.
Dire Caritas a Rossano, può voler dire “Centro di Ascolto” per tutte le persone che, alla Casa della Speranza si rivolgono per alimenti, vestiti, bollette da pagare, viaggi da intraprendere, lavoro da trovare e qualche volta da offrire.
Dire Caritas può voler dire “Emporio Alimentare” per ogni nucleo famigliare che, non riuscendo a sbarcare il lunario, conta mensilmente su una cesta di alimenti per chiudere il mese.
Dire Caritas può volte dire ancora “Servizio docce” oppure “Servizio Lavanderia” per chi non avendo casa o non potendo pagare una bolletta usufruisce degli spazi e delle attrezzature Caritas per “rifarsi il look”.
Dire Caritas a Rossano può voler dire “Centro Maranatha” per chi ogni tanto ridimensiona il proprio guardaroba e dona il superfluo e per chi ha bisogno di rinnovare il proprio abbigliamento e cerca gratuitamente, vestiti, calzature, borse o quant’altro gli serva per il vestiario stagionale di grandi o piccini.
Dire Caritas a Rossano può voler dire “Ambulatorio medico” per chi, nel tempo libero, mette a disposizione le proprie competenze nei confronti di chi non può pagarsi una visita medica o ha bisogno di una ricetta per acquistare un medicinale costoso.
Dire Caritas può voler dire ancora uditoria, consulenza, volontariato, progettazione, formazione, visite, colletta, acquisti, donazioni… sogni, creatività, possibilità… in una parola: “Casa della speranza”! Sì, perché, per offrire tutti questi servizi c’è bisogno di “sentirsi a casa” e di “far sentire a casa”; e c’è bisogno di gesti concreti di speranza per poter essere credibili.
Si dice che nella parola speranza sia contenuta la parola piede (“spes” – pé) un invito a far sì che la speranza cammini sulle nostre gambe, si intrecci con le nostre mani, si appropri delle nostre parole, si serva del nostro sorriso, delle nostre orecchie. La speranza richiede il meglio da ognuno di noi.
E porta proprio il titolo “Il meglio di te”, uno tra gli ultimi segni di speranza sorti alla Caritas di Rossano. Si tratta del “Laboratorio”: è qui che ogni giorno si confezionano idee regalo, bomboniere e piccola oggettistica per le più svariate ricorrenze: dalle prime comunioni alle cresime, dai matrimoni ai compleanni… uno spazio di manualità e creatività che ha visto impegnate anche Bernadette e Francesca, durante la loro esperienza comunitaria a Rossano.
In tutto c’è bisogno di dare il meglio di sé, e se improvvisamente questo accade, ci si ritroverà arricchite del meglio messo in gioco dagli altri. Provare per sperare!!!
Sr. Antonia Dal Mas, Italia