Io e Matilde proveniamo dalla stessa Parrocchia – dice Gabriella – mi piacevano il suo stile di vita e il suo entusiasmo per la missione, che sapeva comunicare anche soltanto durante le vendite nei mercatini. Lei mi vedeva partecipare alle diverse iniziative in parrocchia e un giorno mi propose di fare un passo in più. A dire il vero la missione mi aveva sempre affascinato. Conoscevo le suore missionarie perché partecipavo alle serate di preghiera che si tenevano a Via Masaccio una volta al mese, il lunedì sera. Era per me un appuntamento da non perdere: assaporavo il gusto della preghiera missionaria e delle testimonianze “in diretta”. Con gli Amici delle Missionarie dell’Immacolata avevo iniziato a partecipare a un progetto di adozione a distanza, ma nessuno mi aveva mai parlato dei Laici MdI. È stata Matilde il mio “aggancio”.
In parrocchia ero presente, ma non riuscivo a trovare un gruppo con cui identificarmi. Gli impegni di lavoro, ma soprattutto la mia grande timidezza erano un vero ostacolo. Nella Comunità Laici MDI, invece, mi sono sentita accolta fin dall’inizio e soprattutto ho trovato un sentiero sul quale camminare. Ho cominciato così a muovere i miei primi passi nel mondo missionario: Via Masaccio era diventata per me l’appuntamento settimanale, con lo studio dentistico che lì offriva un servizio per le suore missionarie rientrate dalla missione o in preparazione alla partenza. Anche le feste di professione, gli invii missionari, insieme a tanti altri eventi della Congregazione erano diventati la modalità per assaporare e imparare a vivere della stessa passione missionaria.
Circa un anno e mezzo fa ho avuto la gioia di raggiungere la missione della Guinea Bissau. Non lo avrei mai immaginato alla mia età. La mia timidezza mi faceva spesso sentire inadeguata per ogni cosa. L’accoglienza ricevuta là, come anche quella che sperimento qui in Italia, sono state fondamentali per farmi sentire a casa. Con me c’era anche Cinzia che da circa due anni partecipa ai nostri incontri di formazione. Parlare della missione e toccarla con mano, camminare in terra di missione è un’altra cosa. Come Giobbe anch’io oggi posso dire: “Ora i miei occhi ti vedono…”. Sì ora vedo e saluto tutti gli africani che incontro per strada, ora le mie scelte e il mio stile di vita tengono conto di uno dei paesi più poveri del mondo. Ora ringrazio Dio per i miei 70 anni: in Guinea Bissau sono pochissimi quelli che là raggiungono questo traguardo di vita.
È proprio vero: non siamo noi utili alla missione, ma è la missione che ci cambia. Oggi sono grata al Signore per l’amicizia, la gioia e l’integrazione che caratterizzano la nostra comunità Laici spesso condivisa anche con il gruppo del Sud insieme al quale non mancano momenti di formazione e di convivenza. Sono contenta di aver aderito alla Comunità: mi aspetto un grande rinnovamento, grazie anche ai nuovi membri che si sono aggiunti e con i quali sta maturando un dialogo franco e un confronto aperto. Spero che la fedeltà di tutti possa contrassegnare i nostri rapporti e far fiorire il bene che viene seminato in noi e intorno a noi.
Graziella Colombo, comunità Laici MdI di Milano