Durante l’ultimo incontro SUAM Nazionale (Segretariato Unitario di Animazione Missionaria) a Pesaro il mese scorso, Maurilio Assenza, direttore della Caritas di Noto, la Diocesi che ospita la Comunità Intercongregazionale, voluta dalla Caritas di Noto e dalla CIMI – ci ha aiutato a leggere e interpretare quanto stiamo vivendo oggi in Italia… e di riflesso in Europa a proposito di migranti. Così si esprimeva Maurilio, docente di storia e filosofia presso l’Istituto Superiore “Galilei- Campailla” di Modica.

“Nelle attuali migrazioni, c’è al fondo il diffondersi del Regno di Dio in mezzo a noi.

Storiografie serie hanno saputo scorgere come, nella storia, spesso si siano mossi i popoli e sempre abbiano ricreato equilibri, in tempi lunghi certo, ma capaci di integrare culture e fedi religiose in forme articolate di communitas.

Le migrazioni di oggi, restando valido che comunque prima o poi porteranno a nuovi equilibri (per l’Italia aiutano giù equilibri della natalità, dell’Inps e dell’economia) hanno qualcosa di nuovo. Si muovono, infatti, non popoli ma persone dentro un mondo globale, tanto ingiusto quanto veloce. Questo li fa diventare, non “barbari” invasori con i loro eserciti che conquistano territori ricreando nuove communitas, ma corpi che si consegnano ai rischi del migrare e alle nostre reazioni, ad un immaginario collettivo virtuale e irriflessivo: per i più diventano scarti o nemici perché lambiscono la parte privilegiata di questo mondo che reagisce difendendosi dentro lo sviluppo epocale dell’individualismo moderno, o meglio della immunitas moderna.

E però i migranti, sul versante di chi resta sensibile, sono invece una spinta ad una terza fase dell’umanità, quella in cui ci si incontra non come simili, ma come diversi. Una chiamata, quindi, alla fraternitas e alla convivialità delle differenze, che prende corpo in esperienze come le scuole interetniche e in quei luoghi in cui l’essere stranieri è dentro l’identità essenziale, come nel caso dei cristiani.

Avviene tra forti ostacoli, ma il futuro è quello che Dio prepara come incontro delle genti e quindi saranno i sensibili, i resistenti, i credenti (cosa diversa dai sacrali) a guidare costruttivamente il mondo: il mistero dell’iniquità che prende forma nelle varie forme di respingimento (interiore ed esteriore) non annulla che la storia avanza verso il Regno, che i “perdenti” lo sono solo momentaneamente e che lo Spirito opera “comunque”!

Preparare la terza fase dell’umanità: questo il compito che ci viene assegnato. Un compito che ci riguarda tutti. Chi nel servizio in Caritas, o tra i banchi di scuola dei ragazzi di un Liceo; noi come commissioni CIMI, SUAM e GPIC (Giustizia e Pace), come missionari chiamati ad annunciare il Regno nell’animazione missionaria della Chiesa in Italia. Un compito urgente che, in queste pagine diventa realtà presso il Centro Farmaceutico a Valmadrera, o nel progetto: Rifugiato a casa mia, di una famiglia di Casal di Principe (CE). Un compito che si concretizza in una Campagna triennale contro ogni forma di disuguaglianza. Un compito che non ci può lasciare indifferenti, che mette in gioco tutte le nostre energie, la fantasia e il sogno del Regno che Gesù ci ha consegnato… Un compito da portare avanti con pensieri positivi e inclusivi, con parole fraterne e ospitali, con opere buone e concrete.. senza omissioni.

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