“Bene, servo buono e fedele! Entra nella gioia del tuo Signore” (Mt. 25,23 )
Sr. Justina è stata una missionaria autentica, fedele alla sua vocazione, saldamente ancorata alla sua donazione a Dio e instancabile nel suo servizio alla Chiesa. La sua vita è stata una testimonianza di amore, un cammino di fede vissuto nell’umiltà, nel sacrificio e nel dono di sé. Aveva maturato questo spirito nella sua famiglia di origine, che le ha insegnato la devozione cristiana e un forte senso di responsabilità.
In un periodo in cui la Chiesa nel Kerala stava attraversando alcune difficoltà, con divisioni anche fra il clero, sr. Justina ha offerto una grande testimonianza di fede. Si è interessata da vicino a quelle situazioni, non per curiosità, ma spinta da un cuore ardente per l’unità e la santità della Chiesa. Pregava per coloro che si erano allontanati, credendo che Dio potesse sanare le divisioni e riportare la comunione. Aveva una fede attiva, che la spronava a credere nel cambiamento.
Nonostante fosse spesso malata, non permise alle sue sofferenze di affievolire la sua passione missionaria. Si dedicò sempre con amore e gioia ai suoi impegni. Aveva un cuore capace di guardare ai bisogni degli altri: si prendeva cura delle sorelle ammalate con tenerezza, offrendo una presenza di consolazione e incarnando l’insegnamento di Cristo: “Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 40).
Anche nel giorno in cui il Signore l’ha chiamata a sé, sr. Justina era a pranzo con noi, come al solito, irradiando il suo calore. Nessuna di noi avrebbe immaginato che da lì a poco avrebbe concluso la sua missione sulla terra. Sr. Justina ha risposto alla chiamata del Signore non solo nel suo ultimo giorno di vita, ma in tutta la sua vita, attraverso il servizio, la sofferenza e il suo instancabile amore per Cristo e la Sua Chiesa.
La sua missione sulla terra è compiuta, ma la sua eredità perdura. Lasciamoci ispirare dalla sua costante fede, dal suo servizio gratuito e dal suo spirito missionario, così che, quando arriverà il nostro momento, potremo anche noi sentire le parole: “Bene, servo buono e fedele”.
Sr. M. Letizia Paraidam, Hyderabad