Mi chiamo Ravi Varma Essanampalli, ex studente della St. John’s EM High School di Jangareddigudem, X Batch (2009–2010). La mia vita è stata profondamente segnata dall’incontro con Sr. Sophy Antony, una donna la cui semplicità, fede e dedizione continuano a ispirarmi ancora oggi.
Una missione al servizio degli altri
Sr. Sophy ha vissuto una vita di servizio totale, portando il Vangelo con umiltà e amore in ogni luogo in cui è stata inviata:
- come promotrice vocazionale a Nellayi,
- nella pastorale catechistica della Diocesi di Vijayawada,
- al Damian Convent di Vegavaram,
- al Nirmala Niketan di Vijayawada,
- come insegnante al Vimala I.T.I. di Tanuku,
- nella cura dei bambini negli ostelli di Fatimapuram, Palakkad e Vegavaram.
Ovunque andasse, portava lo stesso spirito: umile, orante, generoso. Non cercava riconoscimenti, non inseguiva titoli o applausi: la sua vita era tutta dedicata alle persone, nel rialzare i deboli, guidare i giovani, consolare i soli e creare ambienti dove i bambini potessero sentirsi accolti e amati.
Una madre per tanti giovani
Ho sperimentato in prima persona la sua capacità di trasformare le vite. Quando chiesi di essere ammesso all’ostello per frequentare la 9ª classe, le mie possibilità erano quasi nulle: avevo superato male l’esame di ingresso e la mia famiglia viveva grandi difficoltà. Mia madre implorò Sr. Sophy, raccontando la nostra situazione. Lei, con compassione, mi accolse.
All’inizio pensavo fosse semplice pietà. Poi compresi che la sua cura non era indulgenza, ma disciplina e responsabilità. Mentre gli altri ragazzi tornavano a casa per le vacanze, lei mi tratteneva in ostello, affidandomi compiti come suonare la campana della chiesa o chiudere i cancelli. Da adolescente, vivevo quelle regole con fastidio.
Tutto cambiò il giorno del mio congedo, al termine della 10ª classe. Sr. Sophy mi chiamò da parte e mi consegnò una sciarpa lavorata a mano e un maglione. Con tenerezza materna mi disse:
«Ravi, a casa tua forse non sempre troverai cibo o pace. Per questo ti ho tenuto qui, perché tu fossi custodito. I compiti che ti davo non erano un peso, ma un allenamento a obbedire a Dio e a diventare forte per affrontare le difficoltà della vita.»
Quelle parole mi trafissero il cuore. Compresi che la sua apparente severità era in realtà amore concreto, una pedagogia della vita fatta di fede, responsabilità e resilienza.
Un’eredità che continua a vivere
Quello che io ho vissuto non era unico: per ogni ragazzo affidato a lei, Sr. Sophy è stata più di una responsabile d’ostello. Era una madre, una guida, una custode. Ha creato spazi di dignità e speranza, e ha continuato a seguire molti di noi anche dopo la nostra partenza.
La sua eredità non è scritta nei titoli o nei premi, ma nelle vite che ha toccato. Ci ha insegnato che:
- il vero amore non è solo conforto, ma sacrificio,
- la disciplina non è punizione, ma formazione,
- la fede non sono parole, ma una vita vissuta con umiltà e coraggio.
Oggi, anche se il suo cammino terreno si è concluso, la sua memoria resta viva come fonte di ispirazione. I valori che ha seminato in noi — fede, obbedienza, responsabilità e compassione — continuano a guidare la nostra vita.
Grazie, Sr. Sophy Antony, per essere stata madre per tanti, per aver plasmato i nostri cuori con disciplina e amore, e per averci insegnato, attraverso la tua vita, che la vera grandezza è nel servizio semplice e disinteressato.
Che la tua anima riposi nelle braccia di Cristo e che la tua intercessione dal cielo continui a benedirci e a guidarci.
Ravi Varma Essanampalli
St. John’s EM High School
Jangareddigudem