Sr. Shiuly, arrivata da poco in Amazzonia, racconta il suo primo incontro con la nuova cultura brasiliana nel corso per missionari del Centro Culturale Missionario (CCM) di Brasilia.
‘‘La lingua è un sistema di comunicazione profondo che esprime efficacemente emozioni, idee e pensieri, creando relazioni tra le persone’’.
Quando sono stata inviata al Brasile, un anno e mezzo fa, nutrivo il desiderio di annunciare la Parola di Dio alle genti, ma mi chiedevo come potessi farlo qui senza conoscere la realtà, la Chiesa locale, le culture e religioni dei popoli che qui vivono. “Come essere missionaria in Brasile?”, mi chiedevo. Aver partecipato al corso di introduzione alla lingua e cultura brasiliana del Centro Culturale Missionario di Brasilia, con altri missionari appena arrivati, è stata una preziosa opportunità per entrare in questa realtà. Un tempo molto speciale per imparare il portoghese, immergermi nei costumi locali, conoscere meglio le aspirazioni e le sfide del popolo brasiliano. Un tempo per imparare il distacco dalla mia cultura e accoglierne un’altra. Un tempo per ascoltare lo Spirito e imparare di nuovo quello che Dio mi chiede in quanto parte di un altro popolo.
Il CENFI, Corso di iniziazione alla missione in Brasile per nuovi missionari e missionarie, è iniziato il 26 di marzo con la Messa di apertura al Centro Culturale Missionario (CCM.)
I partecipanti erano 30 missionari da 18 Paesi: Italia, Uganda, Kenia, Angola, Ruanda, Congo, Madagascar, Etiopia, Indonesia, India, Bangladesh, Vietnam, Filippine, Haiti, Honduras, Uruguay, Argentina, Messico. Il primo modulo del Corso era dedicato alle lezioni di lingua portoghese, il secondo a conferenze su diversi temi: la dimensione umana e affettiva della missione, la Dottrina sociale della Chiesa, la formazione del popolo brasiliano, la Conferenze dei religiosi in Brasile, Amazzonia e missione, Storia della Chiesa brasiliana, Missione ad gentes e inter gentes. Durante i fine settimana abbiamo partecipato a Celebrazioni in varie parrocchie e visitato la città di Brasilia. È stato un periodo intenso di immersione nella cultura locale e di apprendistato. Il corso mi ha aiutato a migliorare il portoghese orale e scritto, ad avere più fiducia e dominio della lingua.
La vita comunitaria internazionale durante il corso è stata una opportunità preziosa di intercambio tra noi di diversi Paesi, culture e Chiese, insieme in un processo di adattamento alla vita in Brasile. Le relazioni fraterne sono di grande aiuto!
Durante la Settimana Santa, ho vissuto per quattro giorni con una famiglia. Ho potuto praticare la lingua e far esperienza della vita di una famiglia brasiliana. Ho sentito quanto sono accoglienti e fraterni. Ero come un nuovo membro della loro famiglia e ancora oggi manteniamo i contatti e mi chiedono come sto e cosa sto facendo. È nata una bella relazione tra di noi.
La mia difficoltà maggiore è stata la lingua. Il portoghese è molto diverso dalla mia lingua materna e la sua struttura è completamente nuova per me. L’alfabeto, la grafia sono differenti ed è stato molto difficile impararlo in soli 3 mesi. Alle lezioni, eravamo tutti insieme, ma con diversi livelli di comprensione e io non riuscivo sempre ad accompagnare il professore. Durante le conferenze su cultura, storia della Chiesa, Amazzonia… il linguaggio usato non era semplice, al livello di tutti e, malgrado lo sforzo, non sempre riuscivamo a seguire bene. Nonostante le difficoltà, ho imparato molto!
Ho finito il corso a giugno e ho ricevuto la mia destinazione: la comunità di Parintins. Arrivata a Manaus in aereo, dopo pochi giorni ho preso la nave per Parintins. È stato il mio primo viaggio in nave. Non avevo mai visto un’amaca e non sapevo dormirci, ma la suora che mi ha accompagnato mi ha spiegato come fare. Una nuova esperienza da mettere “in valigia”. Non sono riuscita a dormire durante le quasi 24 ore di viaggio, ma ho potuto apprezzare la natura e la bellezza del Rio delle Amazoni. Prima di arrivare, pensavo che la città di Parintins fosse molto grande, invece ho scoperto che è una isola, relativamente piccola, ma molto bella. Vedo che la vita della gente è molto semplice e le persone sono molto accoglienti.
Il 16 luglio, ho partecipato alla festa della Madonna del Carmine, patrona della Diocesi e della città di Parintins. Sono rimasta molto meravigliata per la manifestazione di fede della gente e devozione popolare.
Ringrazio Dio per tutto: per l’opportunità di partecipare al corso di Brasilia e il dono della missione a Parintins, un’esperienza che, sono sicura, mi arricchirà molto.
Sr. Shiuly Rozario, Provincia Brasile Nord