Il contesto
Noi Missionarie dell’Immacolata siamo in Tunisia da poco più di quattro anni, ad Hammam Lif, una cittadina di 40.000 abitanti alla periferia di Tunisi, circa 20 km a sud della capitale. Le condizioni di vita della gente, a parte qualche famiglia benestante, sono molto discrete e molti vivono alla giornata con piccoli lavori saltuari. Molti anche coloro che sono senza lavoro, soprattutto i giovani che, a causa di questo, sognano l’Europa e prendono la via del mare verso l’Italia.
Nel nostro cammino di inserimento in questa realtà, visitiamo le famiglie e gli anziani dei quartieri attorno a noi e cerchiamo di spingerci sempre più in periferia, con uno scopo ben preciso: conoscere le situazioni e i bisogni dei più poveri e cercare di rispondere alle necessità concrete della popolazione.
Due di noi sono anche impegnate nelle attività della Caritas diocesana, unica organizzazione sociale della Chiesa legalmente riconosciuta dallo Stato tunisino.
Descrizione
Problematiche individuate
Le famiglie rifugiate nel vecchio Castello sono state tutte invitate a lasciare l’obsoleta struttura in cambio di una misera “buona uscita” in denaro e si sono sistemate alcune nei quartieri di periferia, altre sono tornate alle zone di provenienza al sud o altro. Abbiamo mantenuto il contatto con alcune di queste famiglie che si sono sistemate in qualche modo qui intorno a Hammam Lif.
Durante le visite alle famiglie di queste e altre zone di periferia, i genitori ci hanno chiesto di fare qualcosa per i loro ragazzi. Abbiamo trovato infatti, bambini e ragazzi che non vanno a scuola per mancanza di mezzi economici e che rischiano di restare sulla strada, e altri che non riescono a progredire negli studi e che alla fine lasciano la scuola.
Alcune delle famiglie, inoltre, non hanno mezzi necessari per sostenere le spese mediche di cure specialistiche.
Strategia dell’intervento
Come primo passo di risposta a questa necessità incontrata, abbiamo pensato di accogliere a casa nostra un giorno alla settimana, ragazzi/e di famiglie povere per aiutarli nel loro percorso scolastico. L’apprendimento della lingua francese, seconda lingua del Paese (la lingua ufficiale è l’arabo), è indispensabile per poter accedere ai corsi superiori di studio ma le famiglie povere non hanno i mezzi per pagare le lezioni ai loro figli.
Abbiamo così organizzato un servizio di animazione dei ragazzi e ragazze per l’apprendimento della lingua francese aiutate da alcune ottime insegnanti che si sono offerte volontarie. Abbiamo per ora 16 studenti che beneficiano un giorno alla settimana delle lezioni di lingua francese. Gli alunni imparano la lingua attraverso diverse attività come giochi, piccoli concorsi, semplici spettacoli teatrali, alcune uscite culturali, ecc., che hanno anche lo scopo di offrire un’educazione più integrale.
Con l’inizio del nuovo anno, abbiamo in programma di offrire anche un’iniziazione all’informatica per la quale acquisteremo due Computer e i necessari accessori. Continuiamo inoltre il nostro servizio di sostegno delle famiglie in difficoltà economiche soprattutto prendendoci a carico le spese mediche per cure specialistiche valutate necessarie e un contributo per corsi di studio dei giovani. Lo facciamo dopo aver visitato personalmente le famiglie interessate e aver verificato (nei limiti del possibile…) la concreta necessità di un aiuto.
Ringraziamo fin d’ora la generosità di tante persone che ci sostengono nel nostro servizio missionario e nelle nostre attività di promozione umana e sociale.