Sr. Brigida Biffi, monzese, entra tra le Missionarie dell’Immacolata all’età di 22 anni. Parte per il Brasile all’inizio degli anni ’60 ancora juniores, e ad Ibiporã, nello stato del Paraná, le vengono affidate le giovanissime aspiranti che prepara alla vita religiosa missionaria.
La convivenza ad Ibiporã era serena. Molte giovani ricordano il suo spirito di sacrificio, la sua dedizione e la passione per il lavoro serio e assiduo. Altre non hanno dimenticano le sue raccomandazioni: “Per diventare una brava missionaria devi essere disposta ad andare in qualsiasi posto, a mangiare qualsiasi cosa, ad accettare una cultura diversa dalla tua e ad imparare una lingua nuova, senza dimenticare mai che la Grazia è là dove Dio ti manda, la Grazia del posto!” dice riconoscente, sr. Rosamaria.
Negli anni successivi sr. Brigida viene inviata a Bragança Paulista, come pioniera nell’apertura di questa nuova presenza. Qui mette a frutto la sua competenza nel taglio e cucito. Molte ragazze e donne ricordano ancora oggi la sua passione per l’insegnamento, la sua simpatia e la sua serietà nel lavoro: non sapeva stare con le mani in mano e molte devono a lei la professione di sarta che, ancora oggi, esercitano.
Nel tempo sr. Brigida matura una grande capacità di relazione che mette a frutto anche nelle visite ai malati, nell’accompagnare un gruppo di preghiera del rosario a San Paolo, e nella cura per i poveri e gli ammalati. Anche a Villa Missionaria, viene apprezzata per la sua fedeltà e per l’impegno settimanale che mantiene con le donne e le mamme a cui continua ad insegnare la sua passione più grande: la sartoria.
Ovunque non perde occasione per rendersi utile e quando le forze comincino a venir meno sr. Brigida sceglie di “farsi compagnia” delle sorelle che avevano bisogno di andare all’aeroporto o dal medico, per accorciare la fila in posta o in banca a chi, avendo meno tempo di lei, le chiede il favore di sostituirla nelle mansioni da sbrigare fuori casa.
È un vero e proprio ponte con i tanti italiani che, nei suoi quasi 50 anni di missione, accoglie e accompagna a conoscere la città di San Paolo e i suoi punti turistici più apprezzati.
Il Brasile era diventato per lei una vera “passione”, nonostante i grandi cambiamenti culturali ed ecclesiali a cui ha assistito negli anni del dopo Concilio. Sr. Brigida ha saputo vivere con fedeltà la sua vita di consacrazione, nella preghiera e nello stile missionario che sentiva di aver ricevuto ancora in famiglia, dai suoi genitori che avevano dato alla missione due figli, lei e il caro fratello Angelo, missionario del PIME in India.
Nel 2009, rientrando in Italia per le vacanze, teme di non poter rivedere più il “suo Brasile” e infatti la malattia e il declino delle forze la porteranno, poco a poco, all’infermità fino a spegnersi come una candela nel pomeriggio dell’8 marzo alla vigilia del sua 94° compleanno.
La vita di Sr. Brigida Biffi è stata un esempio di dedizione e amore nel servizio missionario. Attraverso la sua passione per il taglio e cucito, ha condiviso i valori della fede, dell’accoglienza e della solidarietà, tessendo la trama del Vangelo in terra brasiliana.
Sr. Antonia dal Mas, Italia