Sr. Ignazia, ha speso trent’anni in terra indiana. L’8 agosto, all’età di 86 anni è deceduta. Una testimonianza di umiltà e gioia nell’annuncio del Vangelo.
Il primo ricordo che molte Missionarie dell’Immacolata hanno di sr. Ignazia è la sua presenza umile, silenziosa, ma attenta e disponibile. Lo dicevano le giovani in formazione che ha accompagnato come aiutante in Noviziato, lo affermano anche le persone che ha aiutato in India e le sorelle con cui ha vissuto in India e in Italia.
Nata in Brianza nel 1937, in una numerosa famiglia di grande fede, Carla, suo nome di battesimo, cresce con il grande desiderio di dedicarsi all’annuncio dell’amore di Dio per ogni fratello e sorella, amore che lei sperimenta in famiglia e nella sua comunità parrocchiale.
A vent’anni lascia tutto e chiede di unirsi alle altre giovani che, a Villa Boschetto, aspirano alla missione, ma deve attendere e prepararsi per dare il meglio di sé dove sarà inviata.
Dopo la prima professione, nel 1960, e un periodo come aiuto formatrice in Noviziato, inizia il suo cammino di formazione professionale: ottiene prima il diploma di infermiera professionale e di ostetrica, poi, con sua grande sorpresa e gioia, è inviata a Fontilles, in Spagna, per specializzarsi nella cura dei malati del morbo di Hansen, gli ammalati che lei privilegerà e a cui darà ogni sua attenzione.
Scriveva da Fantilles: “Di frequente rivedo con il pensiero quei piedi deformati, quelle mani mozziconi, e soprattutto il loro sguardo che accentua nel mio cuore il desiderio di amarli di più. Sì, presto, salperò i mari, raggiungerò la terra indiana per mettere in pratica ciò che qui, nel meraviglioso corso di leprologia, ho imparato”.
Finalmente, all’inizio del 1966, è destinata alla missione dell’India, dove raggiunge le sorelle che già stanno offrendo con grande impegno, il loro servizio e la loro testimonianza negli ospedali, nelle scuole e nei villaggi.
Sr. Ignazia è felice, è dove ha sempre desiderato essere. Opera in vari ospedali e centri per Hanseniani, ma con una predilezione per i piccoli, gli orfani, i bimbi abbandonati per i quali si sente madre e ai quali apre il cuore con semplicità, segno di una profonda sensibilità materna.
In una lettera, dopo aver descritto i suoi impegni di infermiera, racconta divertita le prodezze dei suoi piccoli orfanelli: “Quello dei piccoli orfani è un apostolato che chiede dedizione, pazienza e soprattutto sacrificio, perché impegna intensamente la mia vita ed esige molte attenzioni: mi dà però la gioia di sentirmi collaboratrice nell’evangelizzazione, realizzando la mia vocazione tra loro, i miei orfanelli!”
L’8 agosto 2023, all’età di 86 anni, sr. Ignazia è deceduta. Ha speso quasi trent’anno tra i suoi malati e i suoi orfanelli in India ed è stata una testimonianza di vita umile, generosa e gioiosa nell’annunciare il Vangelo.
Sr. Paola Vizzotto