Sr-Clara-Lazarus profetessa della gioia

“Sei una profetessa della gioia”: così l’ha definita il Rev. P. Gabriel Raja, SJ, celebrante principale della Messa funebre di Sr. Clara Lazarus. Ha continuato dicendo: “Ovunque sei andata, qualsiasi cosa tu abbia fatto, chiunque tu abbia incontrato, hai condiviso la gioia di Dio”. Sì, sr. Clara, è proprio vero!

I miei ricordi risalgono agli anni 1992-1994, quando, da studente della scuola secondaria superiore, ti incontrai nella mia parrocchia di origine a Shiroda, Goa. Era un momento cruciale della mia vita, in cui dovevo discernere la chiamata di Dio e trovare un Istituto religioso appropriato dove abbracciare per tutta la vita l’ideale missionario. Ricordo ancora come ci accompagnavi al convento la domenica dopo la messa e ci offrivi delle speciali istruzioni insieme a informazioni e incoraggiamenti necessari per diventare future missionarie.

Da adolescente, osservandoti da lontano, ti percepivo come una suora alta, forte, semplice, nobile, di buona salute, bella, determinata e sorridente. Sapevi parlarci nella nostra lingua madre, anche se con un accento leggermente diverso. Visitando le nostre famiglie nei villaggi a piedi, non ti stancavi mai di percorrere i difficili sentieri. Salutavi tutti quelli che incontravi lungo la strada, senza badare se li conoscevi o meno. Inoltre, avevi un bel modo di entrare in dialogo con le famiglie. Ti rendevi subito consapevole delle condizioni che stavano affrontando e trovavi la parola giusta per ciascuno.

Ti ho ritrovata poi tra gli anni 2014-17, quando ero a casa dei miei famigliari per prendermi cura di mio papà ammalato. Ora vi penso insieme a contemplare insieme la gioia della vita eterna. P. Gabriel ha ricordato la tua grande capacità di farti prossima e offrire a tutti le tue cure omeopatiche: “Hai amato la natura incondizionatamente e la natura ti ha ricambiato, senza dubbio”. Le medicine a base di erbe che preparavi alleviavano il dolore di quanti si rivolgevano a te. Avevi un potere di guarigione miracoloso, infatti quanti usufruivano delle tue medicine dicevano che, insieme ai massaggi e alle terapie, ricevevano molto sollievo. Durante quel periodo, ho scoperto che molti malati venivano nel nostro convento per trovare conforto nelle medicine che preparavi.

Oggi, durante il rito funebre, i ricordi di te mi hanno fatto sorridere. Le mie osservazioni da ragazza, le impressioni successive da suora e la realtà di oggi, in piedi davanti al tuo corpo senza vita, mi spingono a darti l’ultimo saluto pensando alla grande virtù di resilienza che hai vissuto. Il sorriso era il tuo abito esterno, mentre il dolore doveva essere l’abito interno con cui eri avvolta, a causa dei disturbi, specialmente negli ultimi anni. Senza lasciarti sopraffare dalla situazione che vivevi, sorridevi sempre e il tuo sorriso contagiava tutti. Vero e bello è il detto: “Le persone che alleviano il dolore degli altri sono di solito quelle che soffrono di più”.

Grazie, sr. Clara, per aver lasciato questa eredità. Dal cielo, intercedi per noi affinché possiamo affrontare la vita con audacia, sapendo che nel profondo della nostra anima possediamo il potere di trascendere e abbracciare una vita infusa di fede e di coraggio.

Sr. Fabiola Fernandes

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