In occasione del giubileo della comunicazione il Santo Padre esorta: «Raccontate storie di speranza, storie che nutrono la vita. Il vostro storytelling sia anche #HOPETELLING. Quando raccontate il male, lasciate spazio alla possibilità di ricucire ciò che è strappato, al dinamismo di bene che può riparare ciò che è rotto. Seminate interrogativi.
Raccontare la speranza significa vedere le briciole di bene nascoste anche quando tutto sembra perduto, significa permettere di sperare anche contro ogni speranza.
Significa accorgersi dei germogli che spuntano quando la terra è ancora coperta dalle ceneri. Raccontare la speranza significa avere uno sguardo che trasforma le cose, le fa diventare ciò che potrebbero, che dovrebbero essere. Vuol dire far camminare le cose verso il loro destino.
È questo il potere delle storie. Ed è questo che vi incoraggio a fare: raccontare la speranza, condividerla. Questa è – come direbbe San Paolo – la vostra “buona battaglia”».
Cogliamo anche questo invito del Santo Padre a raccontare storie del nostro quotidiano, i nostri piccoli segni di speranza lungo le vie della missione che percorriamo ogni giorno in Camerun, Guinea Bissau, Algeria, Tunisia, Ciad, Brasile, India, Bangladesh, Hong Kong, Papua Nuova Guinea, Indonesia, Italia, Londra.
Il 5 ottobre nell'arcidiocesi di Manaus si è celebrato il Giubileo dei Popoli Originari. "La risposta siamo noi", la frase scelta per il loro Giubileo.
I bambini di strada di Yaoundé, in Camerun, affrontano le difficoltà ma incarnano la resilienza. Suor Martha condivide la sua esperienza con loro.
Sr. Laura partecipa come volontaria al convegno Raising Hope for Climate Justice al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo, organizzato dal movimento Laudato Si.
Nelle carceri indiane storie di chi ha ritrovato la speranza grazie alla fede, alla preghiera e alla presenza degli agenti di pastorale carceraria.
Suor Suzanne Djebba racconta la gioia e la speranza vissute nella missione in Guinea Bissau, tra fede, sfide e dialogo con le popolazioni locali.
“Il meglio di te”: il lavoro delle Missionarie dell’Immacolata nella Caritas di Rossano: un segno di speranza e servizio, tra mensa, ascolto e creatività.
Un viaggio di riscatto e dignità femminile attraverso formazione, fede e lavoro artigianale al Centro Nirmala Unnathi Kendra.
Sr. Lorenza riceve un nuovo nome in mandi, una lingua locale in Bangladesh, dai giovani che accompagna: Janggi, cioè Vita. Riflette sul camminare con loro…
La speranza entra ed esce dalle carceri algerine grazie alla pastorale carceraria: un incontro che restituisce umanità, affetto e relazione.
Sr. Leah: “I giovani affrontano innumerevoli problemi nella loro vita, ma quando vedo il loro spirito e la loro determinazione mi sento ispirata e rafforzata”.