Come ogni anno la Chiesa in Brasile propone ai fedeli una tematica per vivere la dimensione della carità ed il proprio impegno nella trasformazione della società. La Campagna della Fraternità quest’anno ha come tema: Fraternità ed ecologia integrale. Il tema è stato scelto per varie ragioni: l’urgenza di riflettere sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze sulla vita dell’umanità, la COP 30 che sarà realizzata a Belém e rifletterà sui cambiamenti climatici, la ricorrenza dei 10 anni della Laudato Sii (enciclica di Papa Francesco), la celebrazione degli 800 anni del Cantico dei Cantici di San Francesco di Assisi.
Per noi, qui a Manaus, nel cuore dell’Amazzonia, il tema non è una novità. Ci sono vari gruppi e organizzazioni cattoliche e non cattoliche che dibattono, riflettono e studiano la natura, i fiumi, la ricca biodiversità, i fenomeni climatici e sono preoccupati per la distruzione della foresta e l’inquinamento delle acque, le catastrofi ambientali sempre più frequenti.
La novità per noi è collegare questo tema alla nostra vita di fede. Chiamati a collaborare alla costruzione del Regno di Dio, dobbiamo abbracciare con maggiore convinzione questa missione affidata da Dio all’umanità: coltivare e proteggere la nostra “casa comune”. Un invito, questo, che Papa Francesco da diversi anni ripete. Lo ha fatto scrivendo l’enciclica Laudato Sii nel 2015, convocando un Sinodo per l’Amazzonia e scrivendo il documento “Querida Amazonia” nel 2020, offrendo l’enciclica “Laudate Deum” nel 2023.
Con questa campagna della fraternità ci sentiamo particolarmente invitati, come Chiesa locale, a cambiare il nostro sguardo, ad imparare nuovamente a contemplare la bellezza della Creazione, a non vederla unicamente come oggetto di mercato, possibilità di guadagno, fonte inesauribile di ricchezza naturale che può essere sfruttata all’infinito. Sentiamo di dover porre un limite e cambiare direzione ed abitudini per il bene di tutti. L’Amazzonia, polmone del mondo e maggior bacino di acqua potabile, deve essere protetta. Vogliamo che la domanda inquietante del documentario “La lettera” (inspirato alla Laudato Sii), ci scuota ancora una volta: che cosa lasceremo alle generazioni future?
Per sensibilizzare l’opinione pubblica abbiamo realizzato una conferenza stampa con la presenza del Cardinale, uno dei vescovi ausiliari e noi dell’equipe de coordinamento della pastorale arcidiocesana. Abbiamo convocato le radio e TV locali per annunciare il tema della Campagna della Fraternità e per spiegarne la sua importanza al loro pubblico.
Abbiamo realizzato momenti di formazione per moltiplicatori per coinvolgere gli agenti di pastorale delle parrocchie e comunità perché dinamizzino gli incontri nelle famiglie, nelle scuole e tra i giovani per parlare e discutere la tematica e decidere insieme azioni concrete in difesa dell’ambiente e iniziare processi di conversione.
Il mercoledì delle Ceneri, inizio del tempo quaresimale, abbiamo aperto ufficialmente la Campagna con una camminata ecologica ed una celebrazione della Parola in un parco municipale sulle sponde del fiume Rio Negro. Riuniti intorno al nostro Cardinale arcivescovo don Leonardo Steiner, e ai suoi vescovi ausiliari abbiamo pregato e chiesto a Dio la grazia di iniziare questo tempo quaresimale con il desiderio sincero di conversione per ritornare a Dio con tutto il cuore, ma anche rivedere la nostra relazione con il creato e difendere la vita. Le ceneri che abbiamo ricevuto nella celebrazione eucaristica celebrata nelle comunità ha segnato l’inizio del nostro cammino quaresimale.
Sappiamo che già esistono piccole iniziative in molte delle nostre parrocchie per riciclare i residui che produciamo, soprattutto la plastica, esistono orti comunitari che non usano agro tossici, e molti altri progetti in difesa della creazione, ma ci sentiamo chiamati a fare un passo in più perché proteggere la nostra “casa comune” è proteggere e prendersi cura della vita e dell’esistenza dell’essere umano.
Sr. Rosanna Marchetti, Brasile Nord