Nella tranquilla cittadina di Bhimavaram, nell’Andhra Pradesh, il Centro di cure palliative St. Mary svolge quotidianamente una missione umile e preziosa. Nato da una profonda vocazione al servizio degli emarginati, il centro offre cure gratuite e compassionevoli a chi si trova ad affrontare l’ultimo capitolo della vita. Qui i pazienti e le loro famiglie non trovano solo assistenza medica, ma anche un abbraccio di guarigione che celebra la loro dignità, lenisce il loro dolore e infonde nuova speranza nei momenti di disperazione.
Camminare accanto
“Egli risana i cuori affranti e fascia le loro ferite”. (Salmo 147,3)
Ogni giorno al St. Mary è un viaggio negli spazi sacri della sofferenza umana e della misericordia divina”, racconta sr. Regi George, coordinatrice del centro. Il nostro lavoro consiste nell’accompagnare i pazienti nelle ultime fasi della vita, molti dei quali sono oppressi da profonde paure e domande silenziose: “Perché Dio ha permesso questa sofferenza?”. Le loro sofferenze non riguardano solo il corpo, ma anche la sfera spirituale. Eppure, anche in mezzo al dolore, c’è sempre una scintilla di speranza, una sete silenziosa di significato e di forza. Ascoltiamo, teniamo per mano, a volte preghiamo con le parole, spesso solo con la nostra presenza. Ciò che inizialmente sembra una cura del corpo si trasforma in qualcosa di più: una tenera cura dei cuori feriti. Ho visto come una semplice benedizione con l’acqua benedetta, una preghiera sommessa o anche il semplice fatto di essere presenti senza dare risposte possano creare momenti di immensa consolazione. Questi incontri mi ricordano che la provvidenza di Dio è all’opera nei modi più piccoli e nascosti. Non sempre, in quegli ultimi momenti, si assiste alla guarigione, ma alla pace, alla riconciliazione e alla silenziosa certezza che ogni anima è profondamente, infinitamente amata.
Un umile inizio
Il viaggio del Centro è iniziato in risposta all’appello della comunità per un’assistenza compassionevole alla fine della vita. Il 10 aprile 2024, le Suore Missionarie dell’Immacolata hanno aperto le porte del centro all’interno del St. Mary’s Hospital, festeggiando l’evento con preghiere e gratitudine. Ciò che era iniziato in piccolo è ora sbocciato nella seconda struttura di cure palliative completamente gratuita dell’Andhra Pradesh, un rifugio dove l’amore parla più forte della malattia.
Più che una medicina: Un ministero della presenza
Oltre alla gestione del dolore, il centro favorisce la guarigione emotiva e spirituale. I pazienti che un tempo vedevano la morte come una fine terrificante ora la inquadrano come un passaggio sacro. Anche le famiglie vengono confortate attraverso la consulenza sul lutto, le visite a domicilio e la rassicurazione che i loro cari non sono soli. Anche dopo la morte di un paziente, le suore continuano a camminare accanto alle famiglie in lutto, offrendo preghiere e solidarietà.
Un dono di grazia, sostenuto dalla generosità
Gestito dalla Provincia di Vijayawada e sostenuto da generosi donatori, il St. Mary assicura che nessuno venga respinto per mancanza di fondi. Farmaci, pasti e un ambiente tranquillo sono forniti gratuitamente, con trasparenza in ogni fase. Il centro si estende anche oltre le sue mura, offrendo servizi di assistenza domiciliare a chi non può viaggiare.
Una luce nell’oscurità
In un mondo in cui spesso la sofferenza viene ignorata, il St. Mary è una testimonianza della forza dell’amore. Ogni gesto di gentilezza, che si tratti di un pasto caldo, di una preghiera sussurrata o di un momento di compagnia, illumina l’oscurità della vita di qualcuno nel momento più difficile.
Questa è ben più di un’assistenza sanitaria. È un pellegrinaggio di speranza, dove ogni vita viene custodita fino all’ultimo respiro.
Insieme, possiamo partecipare a questa nobile missione e portare conforto, dignità e il calore dell’amore di Cristo a chi ne ha più bisogno.
Sr.Anit Thomas,
St.Mary’s Hospital, Bhimavaram


Una luce nell’oscurità











