“È un bel dono di Dio prendersi cura delle persone – uomini, donne e bambini – in carcere” 

Santa Teresa di Calcutta

In questo Anno giubilare della speranza, la pastorale carceraria indiana assume un significato ancor più profondo. Le Missionarie dell’Immacolata, insieme ai volontari della Pastorale Carceraria in India (PMI), diventano ogni giorno pellegrini della speranza per coloro che la società ha dimenticato.

Il Viaggio di Leela: Una Storia di Amore Materno

I corridoi freddi della prigione femminile di Vijayawada risuonano di passi silenziosi. Tra quelle mura, ho incontrato Leela, una madre single la cui vita era stata stravolta da una condanna. Separata dal figlio Kumar di cinque anni, mandato in un istituto per minori, Leela era distrutta dal dolore e dalla colpa.

“Mio figlio piange ogni notte,” mi confessò tra le lacrime durante il nostro primo incontro. “Come può capire perché sua madre non torna a casa?”

L’ho incoraggiata a pregare ogni sera, inviando il suo amore al bambino attraverso la preghiera. Settimane dopo, quando Leela fu rilasciata e si ricongiunse con Kumar, il piccolo le raccontò che ogni notte, mentre piangeva, sentiva una presenza confortante sussurrargli: “Non aver paura, tua madre arriverà presto”.

Con gli occhi lucidi, Leela mi disse: “Sorella, ora credo che anche dietro questi muri Dio ci ascolti. È stato il Suo amore a tenerci in contatto”.

Oltre le Sbarre: Il Cuore della Nostra Missione

Il Prison Ministry India nasce dalla convinzione che nessuno è fuori dalla portata della misericordia divina. Nelle diocesi di Andhra Pradesh e Telangana, le nostre unità PMI – formate da religiosi e laici – rispondono ai bisogni spirituali ed emotivi dei detenuti.

Molti di loro non sono criminali, ma persone ferite da famiglie distrutte, povertà e disperazione. Alcuni sono colpevoli, altri vittime innocenti di un sistema imperfetto. Tutti, però, hanno un profondo bisogno di dignità e speranza.

Essere Presenza che Trasforma

Come volontari, non siamo lì per giudicare. Siamo chiamati a essere una presenza compassionevole, a condividere dolori silenziosi e a riflettere l’amore di Cristo. Spesso non sono le grandi parole, ma un ascolto attento o una semplice preghiera a dare una svolta alla vita di un detenuto.

Il nostro ministero continua anche dopo la scarcerazione. Il PMI gestisce centri di riabilitazione che offrono formazione professionale, istruzione e un ambiente familiare. All’interno delle carceri, programmi di formazione promuovono l’autosufficienza, permettendo ai detenuti di riscoprire la propria autostima.

Una Chiamata alla Compassione

Questa missione trae forza dal cuore del Vangelo. Ricordiamo che nelle sue ultime ore, Gesù stesso divenne prigioniero. Attraverso la sua sofferenza, ha preso su di sé il dolore di ogni anima incarcerata, offrendo perdono e rinascita.

Vi invitiamo a unirvi a noi – nella preghiera e nel sostegno – mentre camminiamo con i più dimenticati della nostra società. Come ci ricorda il profeta Isaia (Is 61,1): “Lo spirito del Signore Dio è su di me… mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri.”

Che il Signore ci rafforzi con coraggio mentre continuiamo questo pellegrinaggio di guarigione, speranza e amore.

Sr. Constantina Thangaveloo, Vijayawada

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