Deo gratias! Con cuori riconoscenti, eleviamo il nostro canto di ringraziamento al Signore che ha camminato con noi in questi venticinque anni di vita consacrata. Ciò che celebriamo oggi non è un nostro successo, ma il dispiegarsi dell’amore e della fedeltà di Dio nella nostra vita.
Noi, Sr. Nomita Rozario, Sr. Shephali Khalko e Sr. Shanty Joseph, abbiamo lasciato il Bangladesh e l’India per iniziare il nostro servizio missionario MSI in Papua Nuova Guinea. Qui, in questa terra così ricca di cultura e bellezza, la nostra vocazione ha messo radici e fiorito. Tra la sua gente abbiamo scoperto una nuova casa e una missione che continua a riempirci di gioia: incarnare la compassione di Cristo attraverso la cura, l’istruzione e la pastorale.
Al centro della nostra celebrazione giubilare, Sua Eccellenza l’Arcivescovo Maurizio Bravi, Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone, ci ha offerto parole incoraggianti:
“Dio chiama chi vuole e la vocazione è sempre una chiamata personale a servire nella Chiesa. Essere religiosi significa rivestirsi dei valori di Cristo. Un anniversario di professione non è solo un ricordo del passato, ma una chiamata rinnovata per il futuro, un invito a vivere con gratitudine, fede e fedeltà. La vostra vocazione non è un vostro merito, ma un dono di Dio, fedelmente alimentato dalla Sua grazia”
Il suo messaggio ha toccato la nostra esperienza e ha rinnovato in noi il desiderio di andare avanti con maggiore fiducia.
Guardando indietro, la nostra storia è intessuta sia di prove che di benedizioni. Insieme abbiamo navigato in mari turbolenti, scalato montagne scoscese e affrontato momenti di pericolo, persino minacce alla vita e incontri con pirati. Eppure, in ogni tempesta, la mano di Dio ci ha sostenuto. Accanto alle difficoltà sono arrivate gioie abbondanti: i sorrisi radiosi dei bambini, la gratitudine dei malati, la fiducia dei semplici abitanti dei villaggi e la bellezza di una missione che rinnova continuamente la nostra speranza. Questi incontri ci hanno trasformato, insegnandoci la semplicità, la resilienza e la gioia di vivere vicino ai poveri.
Attraverso il nostro ministero abbiamo offerto il nostro servizio, ma in realtà abbiamo ricevuto molto di più. Il popolo della Papua Nuova Guinea ci ha accolto, ha condiviso con noi la propria vita e ci ha rivelato il volto di Cristo nelle sue lotte e nella sua fede. Il suo amore e la sua fiducia sono diventati il terreno fertile in cui la nostra vocazione si è approfondita e rafforzata.
Mentre ci troviamo a questo punto di svolta, i nostri cuori traboccano di gratitudine verso Dio che ci ha portato sulle sue ali attraverso ogni stagione della vita. Questo Giubileo non è una fine, ma un nuovo inizio: un rinnovato “Sì” a seguire Cristo più da vicino, a servirlo più generosamente e a testimoniare il suo amore con più gioia.
Con rinnovato zelo, guardiamo al futuro nella certezza che Colui che ci ha chiamati, scelti e inviati continuerà a guidare i nostri passi. Possa la nostra vita rimanere una testimonianza che la grazia è sufficiente e che l’amore di Dio non viene mai meno.
Sr. Shanty Joseph, Papua New Guinea