Quando il desiderio è puro, Dio lo coglie e lo rende possibile.
Non so in quali piani fosse scritto, non oso più domandarlo perché ho rinunciato da tempo a comprenderli, piani indecifrabili che però hanno sempre esiti meravigliosi rispetto alle nostre aspettative. Ecco, la meraviglia è ciò che abita il mio cuore in questa mattina, mentre varco la soglia dell’aula di N’Panquinha destinata alla scuola inclusiva: Dasesia, N’Hala, William e Maia sono lì, incuriositi dal materiale posto sul tavolo dal loro professore di sostegno, Daniel.
Il progetto “Scuola Inclusiva/SENZA DI ME CHE SCUOLA È” è stato ideato dal PIME per le scuole in autogestione coordinate dalle Missionarie dell’Immacolata in Guinea Bissau, nei villaggi di Bissorã e Mansoa. Il progetto mira a garantire l’inserimento scolastico degli alunni con diverse disabilità, fisiche o psicologiche.
La Guinea Bissau è un Paese con un basso livello di istruzione e strutture insufficienti, per il numero di alunni presenti, ed è ancora oggi uno dei paesi con i problemi più gravi in campo educativo. In questo paese, le tradizioni e le credenze culturali sono ancora molto vive e forti, soprattutto per quanto riguarda la malattia o la disabilità. Il pregiudizio e la convinzione che siano segnali di un “peccato” commesso dalla famiglia, dalla madre o anche un castigo inflitto da uno spirito del male, per cui quella persona è costretta a fare ritorno a tale spirito. Questa somma di credenze costringe la persona stessa a una vita sociale pregiudicata: l’accesso alla scuola o all’avviamento al lavoro, infatti, sono traguardi impensabili per la maggior parte di coloro che sono nati “etichettati” dalla diversità.
In questo mare magnum di pregiudizi e di credenze, cerchiamo di muovere qualche passo in favore dell’integrazione scolastica di bambini o ragazzini ai quali è stata negata la scuola troppo tempo, a causa della propria diversità dalla massa.
A partire dal 2021, abbiamo focalizzato questa tematica prioritaria, impegnandoci nella sensibilizzazione e nell’inserimento dei primi alunni con disabilità, grazie anche alla prima sensibilizzazione sul tema da parte dei nostri docenti. Questo ci ha permesso di muovere qualche passo che potesse aiutare a dare uno sguardo nuovo sul mondo della disabilità.
Il progetto, pian piano, è diventato realtà, ha ampliato il numero dei partecipanti e ha suscitato la sensibilità di tutto il collettivo dei docenti e dei compagni di scuola che, come tutti i bambini, in classe sanno andare oltre le diversità e accogliere l’unicità di ciascuno. Il progetto ha compiuto passi avanti anche grazie all’impegno di cinque professori che, dal luglio 2024, stanno seguendo corsi di formazione e sessioni pedagogiche per diventare insegnanti di sostegno.
Attualmente, nelle nostre 5 scuole in autogestione di Bissora, sono presenti 20 alunni diversamente abili inseriti nelle classi di studio.
Si tratta di 20 volti e storie differenti, ai quali le famiglie hanno deciso di dare una possibilità, attraverso l’invito dei professori o il passaparola che si è diffuso nel tempo, raccontando di una scuola che potesse accogliere gratuitamente i propri figli, grazie al progetto Scuola Inclusiva – SENZA DI ME CHE SCUOLA È.
In questo anno, in cui siamo chiamate a essere seminatrici di speranza, continuiamo a offrire speranza a chi, senza il nostro aiuto, la perderebbe!
Sr. Anna Marini, Guinea Bissau.