70_anni_brasile

La gioia ci viene dal Signore e dalla Missione. Niente al mondo deve impedirci di vivere la Missione, anche con la nostra semplice presenza e solidarietà. In 70 anni, molte acque hanno attraversato la nostra vita. Molte gioie e sofferenze ci hanno insegnato a plasmare la nostra vita, con molte cose assimilate e molte lasciate da parte.

Io appartengo al primo gruppo di vocazioni in Brasile. Abbiamo iniziato il noviziato ad Assisi nel 1960. Eravamo in cinque. Era un tempo per conoscere più da vicino la Congregazione, imparare ad amarla e prepararci alla Missione Ad Gentes e ad extra. Molti Padri del PIME ci hanno aiutato in questo periodo, grazie!

La gioia, la semplicità, il coraggio, la dedizione, la pazienza e la solidarietà delle suore sono state, almeno per me, la chiave della mia scelta definitiva. Le suore erano aperte agli altri, ai festival culturali e molto vicine alla gente.

All’inizio abbiamo anche sofferto: il superamento dei pregiudizi culturali e personali, il superamento delle differenze, le nuove abitudini ci hanno portato molte difficoltà, ma con la testimonianza delle suore abbiamo superato ogni ostacolo. La missione ci attraeva, quindi sapevamo che tutto il resto sarebbe passato, anche se nella mia mente la missione era un’altra cosa: avevamo una visione del futuro. La lotta era quotidiana e “il cammino, lo tracciavamo camminando”. Le suore italiane che vivevano con noi lavoravano sodo: a scuola, in ospedale e a casa, ci insegnavano diverse abilità che ci preparavano alla vita e alla missione. Avevamo dedizione, gioia, entusiasmo e voglia di andare in missione, “a quel tempo l’Amazzonia”.

C’era molta gioia e compagnia tra di noi. Lavoravamo duramente per mantenerci.

70_anni_brasileIl fervore del Concilio Vaticano II scosse la vita della Chiesa e anche la nostra! Sono sorte nuove domande e siamo entrati in questo processo con molte difficoltà, comprendendo che dovevamo studiare, riflettere e andare avanti in questo doloroso processo di smuovere le acque. Molto è cambiato nella gioia e nella sofferenza.

Abbiamo iniziato un processo di ricerca e di cambiamento, spesso non compreso in Europa, perché noi dell’”America Latina-Brasile” eravamo talvolta considerati sovversivi. Tuttavia, Eravamo vicine al popolo e alle sue sofferenze, ci interessavamo del nuovo cammino della Chiesa. Abbiamo studiato tutti i documenti del Concilio Vaticano II e abbiamo fatto passi importanti per costruire quella chiesa in salita che papa Francesco desidera tanto. Siamo cresciuti! Non so se questo percorso di crescita sia stato condiviso da tutti, ma sono sicura che è stato condiviso da molti.

Oggi la storia, la società e la Chiesa ci presentano uno scenario diverso, che richiede maggiori cambiamenti nelle nostre istituzioni, nella vita e nel modo di vivere la Missione. La Parola di Dio e i documenti di Papa Francesco ci indicano nuove strade. Siamo chiamati a essere segni di Speranza e di cambiamento. Vogliamo vivere, vogliamo essere fedeli alla nostra storia e al nostro carisma. Signore, ti ringraziamo.

Sr. Benilda Lopes de Souza, Provincia Brasile Sud

Un po’ di storia

Le prime Missionarie dell’Immacolata italiane arrivarono in Brasile il 10 luglio 1954 , sbarcando al porto di Santos, San Paolo. Partirono con l’entusiasmo della passione missionaria e con la forza della fede per portare la Parola di Dio oltre l’Oceano Atlantico. Una delle prime comunità dove si stabilirono fu Pedrinhas Paulista, un villaggio di famiglie italiane. Qui, contribuirono allo sviluppo locale attraverso l’educazione, il servizio sanitario e le attività pastorali, insegnando anche il portoghese ai nuovi arrivati.

70_anni_brasileLa missione si espanse rapidamente. Le suore andarono a Ibiporã, PR, su invito dei padri del PIME, e molte giovani sentirono la chiamata a unirsi a loro. In Assisi, fu costruita una casa per accogliere e formare queste nuove vocazioni. Con il tempo, le missioni si diffusero in varie regioni, inclusi stati come Bahia e Ceará, e nella vasta regione amazzonica, dove si impegnarono in servizi educativi, caritativi e pastorali.

Nel corso degli anni, la presenza missionaria delle suore si estese ad altre aree bisognose, come Manaus, Barreirinha, Nhamundá, Macapá e Belém. Le suore lavorarono in comunità urbane e rurali, tra cui quelle indigene, offrendo formazione pastorale, catechesi e assistenza sanitaria. Oggi, la comunità delle suore in Brasile include membri di varie nazionalità, tra cui italiane, indiane, papuane, bengalesi, cinesi e africane, che arricchiscono la missione con le loro diverse culture.

Sr. Iraci Silveira, Provincia Brasile Sud

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