Ecco Ciro Ambrosino e Nunzia Scamardella: sposati da quasi 50 anni, in questo lungo percorso insieme il Signore ha fatto loro il dono di una comunione sempre ritrovata, alla luce di due parole: IL SERVIZIO e LA MISSIONE! Originari di Pozzuoli (NA), per qualsiasi laico o laica MdI missionario, suora o giovane del PIME, è davvero difficile non aver sperimentato la loro ospitalità, la loro disponibilità, e soprattutto la loro prelibata cucina! Ma percorriamo la loro storia di Laici MdI, dall’inizio: erano gli anni ’90!
Ciro e Nunzia, ci dite che l’esperienza dei laici delle Missionarie dell’Immacolata non è nata da un giorno all’altro, ma lentamente, originata da una sensibilità missionaria verso il territorio; ci spiegate meglio cosa intendete?
INSIEME: “Tante sono state le esperienze missionarie e di servizio che hanno preceduto e preparato il concretizzarsi del cammino dei Laici. Tramite un’altra coppia giovane di Pozzuoli (Gennaro e Rita Lucignano, ndr) nel 1990 siamo entrati in contatto con le Missionarie dell’immacolata, e abbiamo conosciuto sr. Giannina Monti e sr. Gabriella Ravanelli. Da poco tornate dalla missione in Brasile, sono arrivate a Pozzuoli per fare animazione missionaria. Con loro abbiamo creato e portato avanti alcune iniziative per l’ottobre missionario, ma soprattutto dei percorsi per giovani a Trentola-Ducenta, dai padri del PIME, a cui hanno partecipato anche i nostri figli. In quegli anni abbiamo vissuto esperienze bellissime e indimenticabili: i campi scuola con il Movimento Giovanile Missionario, i giorni ad Assisi…Sempre dando una mano per servire o cucinare per tutti!”
Questo incontro è stato importante anche per voi come coppia, giusto? Ci volete dire qualcosa?
Ciro: “Si, proprio così. Nunzia è stata sempre coinvolta nelle attività parrocchiali, ma non posso dire lo stesso per me; ero più preso dal lavoro e dal calcio, piuttosto che dalle attività di Chiesa. Nunzia per tanto tempo ha cercato di interessarmi, pregando e sperando che l’impegno e il volontariato potessero diventare una scelta comune, che ci caratterizzasse come coppia, ma non ho mai trovato corrispondenza con la mia sensibilità nelle esperienze che mi proponeva. Solo quando ho conosciuto lo stile e l’apertura dei missionari ho sentito davvero una certa sintonia con la mia prospettiva di vita. E’ stata la missione a conquistarmi e a darmi quel senso di concretezza che mi ha convinto davvero! E da allora la missione è diventata un servizio e impegno che viviamo insieme!”
Nunzia: “La prospettiva missionaria ha sempre fatto parte della mia vita, quasi come un disegno di Dio, fin da bambina. Da piccolina, infatti, frequentavo un laboratorio di ricamo tenuto da una signora che ci spiegava e ci parlava della missione: il giovedì poi tutto quello che ricamavamo era per i missionari. Mi diceva: “I missionari vanno in Africa, Nunzia non ti preoccupare, qualche giorno ti porto a conoscerli”. Alla fine del laboratorio di ricamo ci ha regalato l’abbonamento a VENGA IL TUO REGNO, ed è lì che ho scoperto che i missionari di cui ci parlava erano proprio i missionari del PIME! Come in un libro già scritto, ho capito che la mia vita era legata al PIME sin da bambina!”
Veniamo all’inizio del gruppo Laici MdI a Pozzuoli, cosa vi ricordate dei primi anni?
“Il cammino dei laici MdI è stato un percorso che si è chiarito nel tempo nelle sue motivazioni e nei suoi obiettivi e si è definito progressivamente grazie ad un gruppo di persone con il quale si può dire che ‘siamo cresciuti insieme” come missionari e come comunità. Approfondendo il carisma delle Missionarie dell’Immacolata abbiamo avuto modo di conoscere le missioni e i missionari e di alimentare la passione per la missione.
Tante sono le esperienze concrete di apostolato missionario che hanno accompagnato il cammino di formazione di questi vent’anni: con le suore e con p. Sandro Schiattarella, PIME, per esempio, abbiamo iniziato le CEB (Comunità di Base) per la condivisione del Vangelo nelle case, esperienza che continua ancora oggi con sr. Eletta Nava. Abbiamo seguito gli incontri del cammino vocazionale che si svolgeva a Trentola-Ducenta e dal 2004 diamo una mano in cucina durante i campi di animazione di strada in giro per l’Italia. Per tantissimi anni abbiamo investito le nostre vacanze con il PIME: ci sentivamo stanchi ma contenti, pieni di gioia, di carica, pieni di giovani! Poco a poco il nostro percorso di Laici MDI si strutturava sempre più grazie anche ad alcune esperienze, come quella dell’apostolato missionario a Isernia con Mons. Visco, dove ci siamo messi in gioco di più e abbiamo conosciuto e messo in pratica maggiormente il carisma. Da qui ne è susseguito un coinvolgimento maggiore nel cammino dell’Istituto, una crescita nella partecipazione al percorso degli altri gruppi Laici nel mondo”.
Come vedete oggi la vostra scelta missionaria?
“Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa”: queste famose parole di Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium esprimono bene anche il nostro punto di vista. Desideriamo una scelta missionaria che trasfiguri davvero tutta la vita, partendo dalla concretezza e dall’accoglienza dell’altro. I valori della carità, del lavorare per tutti, dell’amare gli altri rischiano di restare solo delle belle parole se il nostro stile di vita e le nostre azioni non vanno in questa direzione, partendo dall’essere solidali con chi è nel bisogno, con chi ci passa accanto quotidianamente”.
Un carisma, quello MdI, che sempre più in questi anni avete conosciuto e vissuto. Quali sono i punti in cui vi ritrovate di più? Quali quelli che vi ispirano ancora oggi?
Quello che più di tutto ci piace nell’appartenere alla comunità Laici MdI è lo stile: la semplicità, la povertà, la flessibilità, lo scegliere di affrontare le cose senza schemi rigidi e senza lamentele, la gioia, la capacità di sorridere. Con le Missionarie ci sentiamo insieme, un corpo unico; ci sentiamo Chiesa, senza distanze o barriere, ci sentiamo come uno di loro, grazie all’ accoglienza semplice e sincera. Il carisma missionario ci coinvolge! Tanti dei missionari di cui avevamo letto sulla rivista ‘Venga il tuo Regno’, sono poi passati da casa nostra, ospiti nostri, e con loro abbiamo condiviso la vita missionaria!
Nella nostra vita avevamo sempre desiderato di partire per la missione, di vedere l’Africa, ma sempre più vediamo che il Signore ha scelto per noi una missione qui: una casa aperta a tutti, specialmente a tutti i paesi del mondo, questo è il progetto di Dio per noi. In questo vediamo concretizzarsi la frase di Madre Igilda che più ci sembra di vivere nella nostra quotidianità, una vita tutta missionaria, mossa da quel ‘fuoco che non cessa di ardere mai’, che ci porta a pensare sempre agli altri, a quello che possiamo fare e a come aiutare”.
Cosa vedete nel futuro dei Laici MdI? Cosa desiderereste?
Come laici missionari vediamo che nel territorio in cui viviamo c’è tanto da fare. Sarebbe bello riuscire a proporci maggiormente come gruppo, a costruire più attività insieme, al di là delle tante cose che facciamo come singoli o come gruppetti. Si potrebbe, in questo modo, portare di più la testimonianza della nostra spiritualità “in uscita”.
È questo il di più che abbiamo incontrato, la possibilità di vivere tante attività di volontariato e servizio, che si portano avanti grazie al carisma missionario, con una spinta in più, con un ardore del cuore che unifica tutta la vita e la rianima ogni giorno… E’ questo ciò che sogniamo per la Comunità Laici MDI!
Ciro Ambrosino e Nunzia Scamardella, Laici Mdi Pozzuoli – Italia