Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro” (2Cor 9,11).
Sì, questo è vero nella mia vita, perché sono stata nella comunità “Fatima”. La mia esperienza è stata qualcosa di unico e mi sfidava ad andare avanti con fede profonda abbandonandomi completamente al Signore amando e accettando la cultura del popolo e del posto. Ho goduto la bellezza della natura; dappertutto verde con fiori bellissimi che mi sussurravano l’amore incondizionato di Dio e la sua attenzione per me nella terra promessa.
Le sorelle della comunità sono coinvolte nell’educazione, nell’attività sanitaria e pastorale con molto impegno e zelo missionario che mi ha colpito, desiderando di imparare da loro gli atteggiamenti di sacrificio, di adattamento, di prontezza per affrontare le sfide con amore, coraggio e fede. Ho avuto molte possibilità di andare con Sr. Chiara per l’attività pastorale.
Una delle migliori esperienze è stata il pregare il Rosario con il popolo. Essendo il mese di ottobre dedicato a Maria, noi abbiamo avuto la possibilità di andare in vari luoghi, camminando ore ed ore, in processione da un luogo all’altro pregando e cantando l’inno a Maria.
Il popolo è molto semplice e prova un amore speciale e un grande rispetto per MAMMA Maria. Quando si raggiungeva un luogo tutto il popolo attendeva all’entrata del villaggio con delle decorazioni a forma di arco per invitare Maria nel loro villaggio. All’entrata il popolo riconosceva di essere al buio e che Maria avrebbe portato la luce. Come un bimbo va da sua madre, noi andiamo davanti a lei con confidenza e lei presenterà a Gesù per noi le nostre preghiere.
Avendo tanta fede e tanto amore per la nostra Regina del cielo, hanno dato a Lei il Benvenuto con danze e ognuno ha gioito della sua presenza. Poiché non hanno grandi chiese, hanno cercato di preparare una casa di preghiera decorandola con fiori colorati nel mezzo dei quali hanno posto la statua di Maria. Poi i sacerdoti erano disponibili per le confessioni e molti si sono confessati volentieri e hanno partecipato alla celebrazione eucaristica, preparata per l’occasione con creatività.
Dopo la Messa hanno condiviso il cibo e ho visto come siano molto generosi nel condividere quanto hanno. Ero colpita dal loro spirito di comunione e di condivisione.
Ho apprezzato i Padri Verbiti che hanno cooperato con noi per raggiungere il popolo nelle loro necessità. Sebbene le loro case siano sulle colline, le strade siano impraticabili e non ci siano mezzi di trasporto, i nostri missionari provano ugualmente a raggiungere la gente e condividere l’Amore di Cristo.
Desidero concludere la mia esperienza dicendo come sia stato bello sentire vere anche per me queste parole che papa Francesco ha rivolto ai sacerdoti e ai Vescovi cattolici “dove essere pastori che vivono con l’odore delle loro pecore”. Anch’io mi sento come missionaria in questo cammino, pronta ad andare fuori in mezzo alla gente e conoscere il popolo a me affidato.
Sr. Rosemary Arulandu MdI (nuova missionaria in PNG)