Domenica 3 Novembre 2024, parrocchia di S. Francesco Saverio a Foiljana, Pabna, Bangladesh. Tutta la comunità è in festa insieme alle Suore Missionarie dell’Immacolata, per il Mandato Missionario di sr. Komola Rita Corraya dalla Provincia Bangladesh alla Delegazione Hong Kong – Cina. L’evento ha tutte le caratteristiche per essere definito straordinario: la famiglia di sr. Komola composta da papà, mamma e sette figli, di cui un sacerdote diocesano e due suore Missionarie dell’Immacolata, uno zio sacerdote diventato vescovo di recente, sr. Komola la prima MdI bengalese ad essere destinata ad Hong Kong – Cina.
Alla celebrazione erano presenti tante Missionarie dell’Immacolata e tutti i famigliari, oltre che a diversi sacerdoti e a ben due vescovi: Gervas Rozario, vescovo della diocesi di Rajshahi e Emmanuel Kanon Rozario, vescovo della Diocesi di Barishal, che ha presieduto la celebrazione. Fra le sorelle, rappresentanti di tutte le comunità della Provincia Bangladesh, ma soprattutto una sorella cinese, sr. Rose Chow, missionaria in Bangladesh da diversi anni e che durante la celebrazione attraverso diversi gesti e parole ha dato il benvenuto a sr. Komola Rita nella sua nuova missione.
Gesti semplici, ma significativi, per il fascino e il timore di una vocazione che chiede tanto, chiede di lasciare, ma anche e soprattutto di accogliere, accogliere il diverso, la novità, l’ignoto, l’inaspettato, in una terra e una lingua sconosciute, che poco alla volta diventeranno per sr. Komola la sua seconda casa!
È stato bello ritrovare tutti questi elementi nelle riflessioni dei due vescovi presenti, come una comunione di pensiero e di sentire che ci ha uniti tutti in quel giorno. Nelle parole del Vescovo Emmanuel Kanon Rozario durante l’omelia, la sottolineatura di tre atteggiamenti che consigliava a sr. Komola come fondamentali per essere missionari:
- ASCOLTARE, nel senso di accogliere, dare spazio, imparare dal nuovo contesto e dai nuovi compagni di viaggio;
- AMARE, come primo atteggiamento caratteristico del cristiano e del missionario, come prima identità e presentazione, l’amore, la cura per gli altri;
- LAVORARE, cioè, inserirsi appieno nelle necessità della Chiesa e della società di destinazione, partecipando e dando del proprio meglio per il miglioramento della situazione, offrendo i propri carismi e il proprio tempo, in un’ottica di servizio.
Un’esortazione diretta a tutti i presenti abbiamo trovato invece nelle parole del Vescovo Gervas Rozario, persona molto cara alla famiglia di sr Komola, intervenuto al termine della Messa. Sua Eccellenza ha invitato tutti a sentirsi pienamente interpellati dal mandato di sr. Komola, perché tutti chiamati ad essere missionari fin dal battesimo. E allora come essere nuovamente missionari insieme a sr. Komola?
- PREGANDO per lei, sostenendola spiritualmente nel conforto e nella vicinanza e chiedendo al Signore che le possa concedere tutte le grazie di cui ha bisogno;
- ESSENDO FEDELI E BUONI ANNUNCIATORI DELLA BUONA NOVELLA nella propria realtà, perché sr. Komola è una di noi, appartenente alla nostra comunità, e se noi non siamo fedeli annunciatori, la sua testimonianza in terra di missione perde forza e credibilità;
- INVIANDO I FRUTTI DEI NOSTRI SACRIFICI PER SOSTENERLA CONCRETAMENTE, perché in missione c’è bisogno di tutto e perché, per condurre qualsiasi attività, è necessario un supporto economico;
- ISPIRANDO E MOTIVANDO LE NUOVE GENERAZIONI perché possano scegliere la vita missionaria, possano anche loro lasciare tutto per Gesù Cristo ed essere fedeli testimoni di lui in terre lontane.
Insomma, un bel programma per tutti, no? La bellezza di questa celebrazione è stato sentirsi tutti uniti nell’ideale missionario, che facendosi carne nel battesimo, si concretizza in modo diverso secondo il nostro stile e la nostra scelta di vita, ma mai ci abbandona. Un ideale che ha bisogno della nostra piena adesione e di tutti i nostri carismi e talenti, per poter portare frutto abbondante!
Grazie sr. Komola, per aver risvegliato in tutti noi questo entusiasmo e ravvivato questo fuoco… e auguri a tutti per una buona vita missionaria!
Sr. Lorenza R Radini, Provincia Bangladesh