La CIMI (Conferenza Istituti Missionari Italiani) aderisce e fa eco al messaggio lanciato da Fondazione Missio lo scorso 6 giugno attraverso un Comunicato Stampa (https://www.missioitalia.it/comunicato-stampa-fondazione-missio/) affinché durante la prossima festa del Corpus Domini si promuovano “iniziative concrete di preghiera, digiuno e solidarietà verso tutte le persone che, a causa delle guerre e di ogni altra forma di prevaricazione e violenza, patiscono la mancanza di cibo”.
Facciamo nostre le parole di Don Tonino Bello sulla pace come convivialità delle differenze:
“La pace è convivialità. È mangiare il pane insieme con gli altri, senza separarsi. E l’altro è un volto da scoprire, da contemplare, da togliere dalle nebbie dell’omologazione, dell’appiattimento. Un volto da contemplare, da guardare da accarezzare. La carezza è un dono. La carezza non è mai un prendere per portare a sé, è sempre un dare. E la pace cos’è? È convivialità delle differenze. È mettersi a sedere alla stessa tavola fra persone diverse che noi siamo chiamati a servire”.
Invitiamo tutte e tutti a farsi promotori e partecipare alle varie iniziative che verranno proposte localmente.
Caro lettore,
ti invitiamo a scegliere uno di questi tre gesti, come segno di vicinanza concreta e spirituale:
- Il digiuno, per condividere, anche con il corpo, la sofferenza di chi non ha pane.
- La preghiera, per portare nel cuore e davanti a Dio chi oggi piange, lotta e spera.
- Un gesto di solidarietà, come un’offerta, un’azione concreta, una visita, un impegno verso i più poveri.
Sono segni semplici, che uniti all’Eucaristia diventano forza di comunione e speranza per il mondo.
Aderire è facile, ma è soprattutto un atto d’amore.