«Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno» – Romani 8,28
Quando ascoltiamo questo versetto, spesso pensiamo a persone la cui vita trasmette la presenza di Dio anche nei gesti più semplici. Suor Joanna è stata una di queste persone. La sua esistenza è stata una testimonianza vivente di questa promessa di Dio: una vita plasmata dalla fede, offerta nell’amore e consegnata al Signore nel servizio umile.
Dopo aver terminato gli studi, scelse di donarsi completamente a Dio e al suo popolo. Come insegnante, bibliotecaria e catechista in diverse comunità, divenne una presenza mite e discreta, ma al tempo stesso ispiratrice, portando il profumo dell’amore di Dio in ogni luogo dove serviva. Per lei non si trattava mai di riconoscimenti o applausi; lavorava in silenzio, con gioia e profonda dedizione, seminando fede e amore in innumerevoli cuori.
Chi ha vissuto con lei ricorda una donna di straordinaria bontà e semplicità. Amava la compagnia delle consorelle, attendeva con gioia il loro ritorno quando erano lontane. Accoglieva tutti con calore e ascoltava con un cuore compassionevole, capace di far sentire gli altri compresi e valorizzati. Viveva contenta di poco, irradiando gioia nelle piccole cose quotidiane, riconoscendo la presenza di Dio persino nella routine di ogni giorno.
Ciò che rendeva la sua vita davvero ispiratrice era il modo in cui abbracciava la sofferenza. Perse la vista da un occhio, dovette affrontare il diabete, l’ipertensione e altre malattie, ma nulla riuscì a spegnere il suo spirito. Portava tutto con serena accettazione, senza mai lamentarsi, senza mai pesare sugli altri. Trasformava il dolore in preghiera, le sue fatiche in offerte silenziose a Dio. La sua gratitudine non venne mai meno; il suo sorriso non si spense mai.
I suoi ultimi giorni furono un’eloquente testimonianza della fede che portava nel cuore. Espresse sentiti ringraziamenti alle sue superiore e alle consorelle, dedicò tempo alla preghiera e si abbandonò completamente alla volontà di Dio. Chi le stava accanto al capezzale ricorda una donna in pace—una pace nata da una vita vissuta solo per Dio.
La storia di Suor Joanna ci ricorda che la santità non si trova sempre nei gesti straordinari, ma spesso nella fedeltà silenziosa della vita quotidiana—nella bontà che non chiede nulla in cambio, nei sacrifici nascosti al mondo, in un sorriso offerto anche nel dolore, nella fiducia incrollabile quando tutto sembra incerto.
La sua vita ci invita a riflettere:
E noi? Dove Dio ci chiama a fidarci di Lui più profondamente? Quali parti della nostra vita devono essere consegnate a Lui affinché, come Suor Joanna, anche noi possiamo diventare una benedizione per gli altri?