Durante l’assemblea della Famiglia PIME avvenuta dal 11 al 16 febbraio 2019 a Medchal – India, sr. Regina da Costa Pedro, ha presentato una riflessione sulla presenza femminile nella storia della missione. Ne riportiamo qui di seguito l’introduzione e il pdf da scaricare. 

La presenza: quale presenza?

Il sostantivo presenza puĂČ essere definito come il fatto che una persona o una cosa si trovi in un dato luogo, o assista, intervenga, partecipi a qualcosa. In questa sede non parliamo della presenza di cose, ma di persone. Parliamo della presenza di donne in una storia.

Qualsiasi storia ù costruita attorno a dei personaggi, cioù, delle persone che con la propria presenza hanno un ruolo nello svolgersi delle vicende che plasmano la propria storia. Essere presenti in una storia non vuol dire solo “essere là”, ma anche intervenire, partecipare, agire.

Per iniziare a pensare alla presenza delle donne nella storia della missione evochiamo la presenza di alcune donne nella storia di GesĂč. Pensiamo alla presenza di Maria, che nel dialogo con Dio, collabora per dare GesĂč al mondo. Ricordiamo Maria sorella di Lazzaro che ascolta GesĂč come vera discepola. Non dimentichiamo sua sorella Marta, che non solo lavora per accogliere GesĂč, ma in occasione della morte del fratello, entra in un dialogo profondo con GesĂč nel quale arriva a professare la sua fede nella risurrezione. Pensiamo a Maria di Magdala che annuncia il Cristo risorto agli apostoli


Entrare in dialogo con Dio, dare GesĂč al mondo, ascoltare le sue parole, lavorare per accoglierlo nella propria vita, professare la propria fede, annunciare il Risorto, seguirlo nel discepolato. La presenza della donna nella storia della missione puĂČ essere caratterizzata inizialmente per questi verbi, per l’azione di queste donne paradigmatiche.

Continua a leggere la riflessione scaricando il PDF

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