Maria sarà la nostra guida sicura a Dio, per poter vivere sempre meglio la nostra consacrazione alla missione.
M. Igilda
Maria sarà la nostra guida sicura a Dio, per poter vivere sempre meglio la nostra consacrazione alla missione.
M. Igilda
Vivere una vita semplice e senza pretese, felici di essere ciò che siamo.
Che malattia terribile è mai questa? Bisognerebbe ch’io non sapessi pensare più alle missioni, ai missionari; oh, allora sarei troppo infelice perché avrei distrutto in me ciò che forma lo scopo della mia vita.
Ho trovato vicino al Tabernacolo la forza di cui avevo bisogno, ho sentito nella preghiera e nell’abbandono a Dio un impulso nuovo, un desiderio intenso di non lasciare nulla di intentato.
Partite con coraggio, non solo, ma con intima gioia, gioia che deve venirvi dalla coscienza di aver scelto la parte migliore, di andare nel nome di Dio, per volere di Dio, con l’autorità che viene da Dio a continuare l’opera divinissima fra le divine della salvezza delle anime.
Siamo missionarie e come tali dobbiamo essere pronte a tutto pur di concorrere alla salvezza delle anime e all’avvento del Regno di Dio sulla terra.
Confido in te, mio Dio, fai Tu della mia vita un piccolo strumento nelle tue mani per la salvezza delle anime.
La vita è bella perché tutto è una manifestazione della benevolenza di Dio.
Cercavo di sacrificare ogni mio desiderio, qualunque piccola soddisfazione, per far compagnia ai missionari nei disagi della loro vita apostolica. Soffrire per loro, soffrire con loro. M. Igilda
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